Un anno fa un giorno paradossale nella storia del Milan. Che Milan c'è (e ci sarà) senza Paolo Maldini

Un anno fa un giorno paradossale nella storia del Milan. Che Milan c'è (e ci sarà) senza Paolo MaldiniMilanNews.it
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mercoledì 5 giugno 2024, 14:00Primo Piano
di Antonello Gioia

Un anno esatto fa - era il 5 giugno 2023 - il mondo Milan fu sconvolto dal fulmineo - e, per un aspetto puramente storico e romantico, paradossale - addio al Club di Paolo Maldini, arrivato a sorpresa post incontro a Milano con Gerry Cardinale e sancito dal seguente comunicato ufficiale: "AC Milan annuncia che Paolo Maldini conclude il suo incarico nel Club, con effetto dal 5 giugno 2023. Lo ringraziamo per il suo contributo in questi anni, con il ritorno del Milan in Champions League e con la vittoria dello Scudetto nella stagione 2021/22. Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all'Amministratore Delegato".

Chi ne ha preso il posto
Ciò che è spiegato nelle righe della nota di via Aldo Rossi si è poi effettivamente verificato: le mansioni di Paolo Maldini e di Ricky Massara (separatosi dal Milan il giorno dopo con un altro comunicato) sono state affidate a Giorgio Furlani nelle vesti di amministratore delegato, a Geoffrey Moncada come direttore tecnico e ad Antonio D'Ottavio come direttore sportivo, ai quali si è aggiunto, nel mese di dicembre, Zlatan Ibrahimovic nel ruolo di Senior Advisor di RedBird per l'AC Milan. I tre (più lo svedese) hanno accompagnato il Milan lungo tutta la stagione 2023-2024, effettuando un primo calciomercato di altissimo livello al quale, però, non sono seguiti risultati sul campo adeguati alle ambizioni dirigenziali e agli entusiasmi estivi.

Un primo bilancio
Certamente, perdere una colonna del milanismo come Paolo Maldini non è mai indolore: in tanti cuori rossoneri è rimasta una ferita aperta, un po' di nostalgia e ci sono forse anche un po' di certezze pre-giudiziali in meno rispetto a quella che una figura come l'ex capitano poteva trasmettere ricoprendo un ruolo apicale in dirigeza. Poi, comunque, bisogna guardare ai fatti e i fatti dicono che l'imcompatibilità manageriale e caratteriale nei piani alti di un'azienda è molto spesso sintomo di risultati non positivi. Il calciomercato della passata stagione è stato molto positivo e le basi per riproporre lo stesso livello di entusiasmo nell'estate che arriva ci sono tutte; c'è la scelta del nuovo allenatore che, però, evidentemente peserà sulla valutazione: è passato un anno dall'addio al Milan di Paolo Maldini, ma serve ancora tempo - e fiducia - alla nuova dirigenza per essere ben valutata.