Vranckx: "Il progetto Milan mi piace molto, vogliono darmi davvero delle possibilità. Con De Ketelaere..."

Vranckx: "Il progetto Milan mi piace molto, vogliono darmi davvero delle possibilità. Con De Ketelaere..."MilanNews.it
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venerdì 23 settembre 2022, 14:00Primo Piano
di Gianluigi Torre

Intervistato dal Nieuwsblad, giornale belga, Aster Vranckx ha parlato del suo momento tra la convocazione con il Belgio Under 21 e l'arrivo al Milan. Queste le sue parole:

Sul periodo in Germania: "Le cose non sono andate come ci si aspettava a Wolfsburg".

Se il vecchio allenatore fosse rimasto...: "Non posso davvero rispondere, non lo so. Nel calcio le cose possono cambiare rapidamente. Il nuovo allenatore mi aveva detto che al momento vedeva meglio altri giocatori e che avrebbero avuto la priorità. Mi ha anche detto che mi considerava un buon giocatore e tutte queste cose, ma che non poteva darmi i minuti di gioco che volevo".

Sul trasferimento al Milan: "Dovevo cercare una soluzione e il progetto del Milan mi piaceva molto. Lavorano molto con i giovani giocatori e mi hanno subito dimostrato che vogliono davvero darmi delle possibilità. Anche se ovviamente devo lavorare molto, è così che funziona in un grande club. Fa parte del lavoro".

Sulla convocazione ai prossimi Europei: "Quando prendo una decisione, la sostengo sempre al 100%. Se arriva, arriva. Se non arriva, mi dispiacerà molto. Ma non mi pentirò di essere andato al Milan, questo è certo".

Sul rapporto con gli altri belga del Milan: "Frequento molto Charles, mi ha anche dato qualche consiglio. Sono molto felice per questi ragazzi e il mio momento arriverà".

Sul Belgio: "Voglio diventare un Red Devil il prima possibile, ma non mi dico subito: entro due anni devo esserci".

Sul ruolo in U21: "Sono sempre uno dei leader del gruppo in ogni caso, ora che mi è stata data la fascia di capitano devo dimostrarlo ancora di più. Non che io sia il tipo di persona che vuole stabilire le regole fuori dal campo. Nelle giovanili, a volte, sono stato capitano, ma di solito giocavo con una squadra più grande e il capitano era qualcuno più grande di me".