Gigio, Calha, Franck, Ibra, è arrivato il momento del rinnovo

 Gigio, Calha, Franck, Ibra, è arrivato il momento del rinnovo
martedì 23 marzo 2021, 12:10Cronache rossonere
di Redazione MilanNews
di Fabrizio Tomasello (Giornalista, ideatore e conduttore di “Passione Rossonera” su Radio Radio, l’unico programma radiofonico esclusivamente dedicato al Milan.)

Lo ripetiamo da qualche settimana, mai come in questo momento storico, con la squadra falcidiata da infortuni a raffica, l’uscita dall’Europa e qualche débâcle di troppo in campionato, sarebbe indispensabile una bella notizia. Qualcosa di forte, decisivo, deflagrante, un evento capace di scuotere provvidenzialmente la truppa rossonera e trasformarsi in uno switch positivo per concludere il campionato così come l’abbiamo iniziato, vincendo. Vincendo sempre.

La bella notizia in questione potrebbe essere solo una: il rinnovo attesissimo di uno dei tanti big, al momento in bilico precario tra il restare al Milan e andar via lasciando un vuoto pneumatico devastante da fronteggiare.

Donnarumma in testa, poi Calhanoglu, Ibrahimovic (giugno 2021, quindi fra tre mesi) e a seguire Kessiè, Kjaer, Calabria, Romagnoli (2022), sono tanti i rossoneri con il contratto in scadenza tra poco, pochissimo tempo. Le situazioni naturalmente sono diverse una dall’altra e appare difficile al momento fare previsioni sullo sviluppo delle varie trattative. Con Mino Raiola, ad esempio, sono aperti più fronti: quello impellente e più delicato da gestire è relativo a Donnarumma, ma sul piatto della bilancia ci sono anche i rinnovi di Ibrahimovic e di Romagnoli. In pratica i tre capitani del Milan. 

Per quanto riguarda Gigio, più che sulla questione pecunia (Maldini si è già spinto molto in là con la cifra offerta), la discussione verte soprattutto sulla durata del nuovo accordo. SuperMino spinge per un mini-rinnovo di 1/2 anni, naturalmente con clausola rescissoria risibile, mentre il Milan pretende almeno 4 o 5 anni di contratto. La mia idea è che quello di Gigio, anche se il più difficile da gestire, sia il prolungamento più scontato, nel senso che il portierone di Castellammare alla fine firmerà. Troppo grande - e già ampiamente dimostrata in passato - la sua passione rossonera per poter andar via a scadenza. C’è da capire quando apporrà il suo prezioso autografo in calce al nuovo contratto e a quali condizioni. 

A proposito di clausola, su questo spero Maldini non voglia transigere: se clausola deve essere (e mi auguro francamente di no), che sia proporzionata al valore e allo stipendio del giocare. Per un giocatore che pretende 10 milioni di stipendio annuo, la clausola non può essere inferiore ai 100 milioni. E se davvero Raiola la vuole fissare a 30, per agevolare un eventuale futuro trasferimento altrove, si accontenti di 3 milioni di stipendio, con buona pace di tutti. 

Sistemata la pratica Donnarumma, gli altri prolungamenti di contratto potrebbero arrivare a cascata, uno dopo l’altro, con Gigio leader in campo e nuovo capitano di questa squadra a fare da traino anche sulla delicata faccenda dei rinnovi. Però occorre sbrigarsi, cambiare velocità, mettere le marce alte ed iniziare a correre - un po’ come dovrebbe accadere in campo vaccini anti-Covid, ma questa è un’altra storia - per non rischiare di trovarsi a breve con il cerino in mano. Nei mesi scorsi abbiamo percepito forse un’eccessiva calma da parte di Maldini e Massara sulla questione rinnovi. C’era sempre qualcosa di più impellente e immediato da gestire: in estate il mercato, poi l’inizio della stagione, poi l’Europa League, quindi la nuova sessione del mercato invernale, e poi Covid, infortuni etc. etc. 

Ora che le emergenze sono finalmente finite, a maggior ragione in questi 15 giorni di campionato fermo, occorre stringere i tempi, lavorare 24 ore al giorno e attaccare al muro (metaforicamente) i vari Raiola, Stipic, Atangana, Beck per strappare i rinnovi tanto attesi. Perdere a parametro 0 anche uno solo di questi giocatori rappresenterebbe una macchia indelebile sulla carriera fin qui inappuntabile del direttore tecnico di Ac Milan, Paolo “Leggenda” Maldini. 

Un’eventualità che i tifosi rossoneri non vogliono neppure prendere in considerazione.