Alla fine i rimpianti sono del Milan! Capitolo infortuni: così non si può più andare avanti. Serve inverire la rotta, altrimenti sarà un disastro

Alla fine i rimpianti sono del Milan! Capitolo infortuni: così non si può più andare avanti. Serve inverire la rotta, altrimenti sarà un disastroMilanNews.it
lunedì 20 settembre 2021, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

Alla fin della fiera, se ci si ripensa a mente fredda, Szczesny ha salvato la Juventus dalla vittoria del Milan. Che sarebbe potuta essere clamorosa per tanti punti di vista, ma il pareggio non è da buttar via. Certo, l’essere arrivati allo Stadium con otto assenze di vario genere e tipo fa aumentare ulteriormente i rimpianti, specie se i tuoi avversari fanno entrare Kean. Kulusevski e Chiesa dalla panchina e tu ti trovi con Daniel Maldini come prima alternativa offensiva, ma va bene così. Alla stesura del calendario, quando vennero fuori Lazio e Juventus in fila, con la Champions in mezzo, in molti avrebbero firmato per fare quattro punti ed essere lassù a 10 punti con un calendario tutt’altro che semplice.

La rabbia princ9pale, per quanto riguarda l’andamento della partita, è stato il poco coraggio con il quale il Milan si è approcciato alla partita. L’errore iniziale di Theo Hernandez che ha spianato la strada al gol di Morata ha ulteriormente complicato le cose, perché arrivato al 4’ e su un tuo angolo a favore. Troppe volte Brahim Diaz, dopo aver saltato l’uomo, si è trovato senza dinamicità dei compagni di squadra, fermi nel volere il pallone tra i piedi. Non a caso, tra la fine del primo tempo e la ripresa, le cose sono iniziate a migliorare proprio perché il Milan ha trovato maggior ritmo e fluidità nella manovra. Un caso che sia avvenuto nel momento in cui Pioli ha varato il doppio playmaker? Non direi, ma non voglio gettare la croce addosso a Kessie che non è ancora al top della forma e si vede. Il gol di Rebic è stato il giusto premio ad un Milan che, mentalmente, non ha mai mollato la partita e ha saputo cogliere l’attimo giusto per colpire. Splendido il duello verbale tra Ante e Bonucci, con il nostro che ha fatto capire al 19 della Juventus che non è sempre lui ad avere diritto all’ultima parola. Non a caso, il vecchio Leo, si è sentito pizzicato e ha cercato di far valere le sue presunte ragioni, un po’ come Dybala con Tonali. Incredibile come Doveri abbia ammonito il rossonero con il 10 della Juve che gli era andato a fare brutto solo perché il Milan non aveva messo fuori il pallone con Morata che era per terra, ma a 60 metri dall’azione.

L’infortunio ai flessori della coscia destra di Simon Kjaer apre un allarme vero, in quel di Milanello, per gli infortuni. Non c’è mai pace, non c’è una settimana in cui il bollettino milanista non segni feriti di ogni genere e tipo. C’è da fare una profonda analisi sul perché, da un anno e mezzo a questa parte, vi siano tutti questi intoppi che mettono in difficoltà la squadra. E non è più solo questione di Pioli, qui deve essere la dirigenza ad avviare una nuova analisi del lavoro svolto e sulla concatenazione di tanti problemi fisici che colpiscono, per settimane, i giocatori. Sugli infortuni traumatici c’è poco da fare, poiché può succedere a chiunque, ma quelli muscolari vanno capiti. Non è possibile e se sarà necessario, che cada anche qualche testa. L’augurio è che venga trovata una soluzione al più presto, perché con campionato e Champions da gestire almeno fino a dicembre, avere già tutti questi infortuni non è normale.