Che faccia tosta: ora vogliono tutti Giroud. Perché Kessie non può tornare. Non date retta a chi vuol cedere Leao

Che faccia tosta: ora vogliono tutti Giroud. Perché Kessie non può tornare. Non date retta a chi vuol cedere LeaoMilanNews.it
giovedì 24 novembre 2022, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Adesso lo hanno scoperto tutti, proprio tutti. A registrare qualche rivelazione di queste ultime ore, ecco che spuntano gli ammiratori di Olivier Giroud. Per esempio Simone Inzaghi che, a detta di Gianluca Di Marzio, lo avrebbe corteggiato e suggerito sia ai tempi della Lazio che a quelli dell’Inter. Da Torino stessa musica. Pare che proprio Max Allegri avesse confessato ai suoi più intimi collaboratori nel corso di una distensiva chiacchierata sui mali di Vlahovic il seguente pensiero: “Ah…se avessi Giroud!”. Credo che contribuisca a questa scoperta tardiva il successo del bomber francese nei mesi milanisti in cui Pioli è rimasto senza Ibra e con Origi a nessun servizio, nemmeno mezzo. E credo infine che i primi due gol con la Francia al mondiale abbiano finito con lo spazzare via tutti quei pregiudizi di cui ho preso nota nei mesi passati. Già perché adesso sono tutti innamorati di Giroud ma non è andata esattamente così. I più moderati se la prendevano con la carta d’identità, i più radicali invece con il suo debutto italiano che non sembrava accreditare la fioritura successiva. Per completare il quadro occorre riconoscere che proprio il Milan da un canto e il calcio proposto da Pioli dall’altro hanno contribuito alla seconda giovinezza del francese.

KESSIE SI, KESSIE NO - Che meravigliosa storia è quella di Frank Kessiè e dei suoi sodali che lo hanno preceduto nel lasciare il Milan per cercare altre, legittime avventure. Adesso è spuntato fuori, più per la suggestione di un incontro di un suo amico con Paolo Maldini a Milanello nelle settimane precedenti l’interruzione del campionato, la voce di un ritorno al Milan. Motivo? Scontato: al Barça, Frank non si diverte, non gioca quasi mai e non viene nemmeno considerato il primo dei ricambi per i centrocampisti. D’altro canto a dire il vero, Xavi, fu chiarissimo nell’accoglierlo al Nou Camp. Disse testualmente: “Bousquet non può giocarle tutte”. Cioè lo considerava sostituito naturale del suo perno di centrocampo. Solo che nella pratica ha giocato soltanto il titolare e pochissimo Kessiè. Da quello che trapela da casa Milan non c’è alcuna intenzione di riaprire i cancelli di Milanello a Frank Kessiè e probabilmente nemmeno lui e il suo agente sarebbero così interessati a gennaio. L’esperienza però dovrebbe insegnare qualcosa. Mettete in fila i precedenti: 1) Donnarumma al Psg, non gioca titolare il primo anno e quando entra in Champions finisce eliminato dal Real Madrid grazie a una sua papera; 2) Calhanoglu si trasferisce all’Inter campione d’Italia con Conte e perde il duello con il Milan per lo scudetto; 3) di Kessiè abbiamo detto; 4) resta da vedere il finale di stagione di Romagnoli alla Lazio. La morale: magari non porta bene lasciare Milanello….

VENDERE LEAO - Adesso sono saliti in cattedra quelli che dicono: se non riesci a ottenere il rinnovo del contratto meglio procedere alla cessione di Leao! E anche subito! A gennaio? Se c’è l’occasione perché no insistono. Sapete chi sono? Quelli che non vedono l’ora di assistere all’operazione sapendo che in circolazione non c’è ancora un sostituto degno del portoghese e che la sua partenza toglierebbe a Pioli una grande arma per l’attacco. Sono anche quelli che sono rimasti al calcio pre-pandemia e non hanno capito granchè nemmeno dalla lezione di Maldini e Massara o da quella più recente del Napoli. Niente da fare, non ce la fanno. Non dategli retta, però.