Che spoilerate! Siamo in ballo ragazzi...

Che spoilerate! Siamo in ballo ragazzi...MilanNews.it
sabato 5 febbraio 2022, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

La settimana del derby è stata tutta presa e tutta tesa a spoilerare le mosse di Stefano Pioli, quasi per rendere un servizio al tecnico avversario, un bollettino aggiornato da tutte le parti, quelle milanista comprese. Informazione ai massimi livelli per carità, ma anche qualche tafazzata. Che ha portato dritto alle notizie pre-partita della seconda parte della settimana, Rebic a rischio, Tomori e Ibra più no che sì, una nenia che purtroppo ben conosciamo. Non oso immaginare gli sfoghi dei tifosi del Milan in caso di esito negativo della sfida, non certo per colpa delle spoilerate (i tecnici sanno sempre tutto, il nostro compreso anzi forse un po' di più...), che verrebbe immediatamente collegata al mercato. Dove francamente non era possibile prendere il giocatore che avrebbe cambiato d'incanto i rapporti di forza attuali fra le due milanesi. Ma vallo a spiegare...Tanto vale stare zitti e preparare al meglio possibile il derby. Con tanta concentrazione e senza paura. Nemmeno delle notizie, mancherebbe. Figurarsi se un grande club nel 2022 ha paura delle notizie, sia su Kessie che di ogni tipo e genere. Il tema è la lettura, la contestualizzazione e la completezza delle notizie. Quindi la questione è di opinioni, non di deontologie. Ma vallo a spiegare agli amici, che pur essendo amici sono casta dentro, baroni dentro, e quindi sfornano subito le etichette...

Bando alle ciance, il Milan conosce perfettamente il sentimento dei propri tifosi e la prossima estate ce ne accorgeremo. Certo che per questi mesi che restano di qui all'estate, il Milan si è preso una bella responsabilità. Ma non è certo che la prima volta che se la prende. Nell'estate 2019 dicevano che avendo già Ricardo Rodriguez non c'era bisogno di andare a prendere Theo Hernandez che aveva palleggiato male alla presentazione al Real, nel gennaio 2020 dicevano che Ibra era una scelta disperata, nell'estate 2021 che Kjaer era meglio lasciarlo dov'era e che a quella stregua era meglio tenersi Caldara. Il Milan si è preso le sue responsabilità anche quando ha scelto definitivamente Pioli e non Rangnick, quando ha messo alla prova Tonali e il Brescia sul tema dei conti che dovevano tornare, quando ha deciso di posticipare di un anno la sostituzione del 10 turco con Adli rimasto per un altro anno a Bordeaux. Certo, responsabilità e rischio hanno la stessa lettera iniziale. Nella scorsa stagione la Champions League è arrivata per un punto all'ultima giornata. Ma un punto non è mai un punto, un caso, un episodio, un dettaglio. Un punto è vita, è sostanza, è coerenza, è senso compiuto. Se come pensa il Milan, che fa quello che dice, e non fa una cosa per poi chiederne una che va nella direzione opposta, anche il mercato invernale è stato figlio delle disciplina e del senso di responsabilità, della visione e del progetto, allora si tornerà in Champions. Altrimenti no. Mettersi in gioco significa accettare che il calcio non è solo spendere, ma scegliere, che significa avere una visione e tenerla fissa in mente, non adeguarla ad ogni crocevia anche di mercato. Mettersi in gioco tutti insieme, consapevolmente, rende tutti più compatti. E tutti tesi al risultato finale. Anche oggi alle 18.00, ma non solo.