Ci vuole solo tanta pazienza

Ci vuole solo tanta pazienzaMilanNews.it
sabato 4 febbraio 2023, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

La nostra è una squadra onesta e trasparente, senza inghippi, senza imbrogli e senza intrugli. Dà sempre tutto quello che ha, senza freni tirati e senza titubanze. Se ha tanto da dare, lo dà. Se ha poco o molto poco da dare, idem. Se, come ha fatto tante volte anche in questa stagione (il 2-0 alla Juventus dopo il tonfo di Londra, la vittoria di Verona dopo lo 0-2 casalingo col Chelsea, i 4 gol al Salisburgo dopo la sconfitta di Torino, la vittoria sulla Fiorentina dopo il pari di Cremona), non reagisce ai frontali, vuol dire che non è lei, che non c'è, ma che in ultima analisi tornerà. La domanda delle domande è in questi giorni: ma cosa diavolo ci è successo? Niente. A volte il calcio è semplice. Niente, non ci siamo, non siamo noi visto che ogni avversario ci tratta allo stesso modo e che quindi dipende da noi, ma ci vuole pazienza, perchè torneremo. Sì', ma cosa è successo? E' successo che è una stagione anomala, pazza, troncata in due. Lo è per tutti, ma noi per particolari ragioni l'abbiamo pagata più di altri. Con questo allenatore, con questo staff e con questa squadra ne verremo fuori. Sì', ma quando? Con pazienza. Lo sprofondo è stato troppo repentino, l'imbardata è stata troppo verticale, perchè si possa pensare di uscirne con la bacchetta magica. Il primo tempo di Lecce, tutta Riad, tutta Roma e tutto Milan-Sassuolo sono tutte pietre angolari dello stesso vicolo, In cui si sono intrecciate tante situazioni fisiche, tecniche e psicologiche a livello individuale e a livello collettivo, perchè dietro ogni infortunio non c'è necessariamente un capro espiatorio ma la storia fisica e caratteriale di ciascun giocatore. Non siamo in ogni caso di fronte ad una questione di moduli, o di pance, o di chissà cosa. Sono i nostri ragazzi di sempre, le nostre persone di sempre.

Con calma e con pazienza, tornano, garantito. Domani sera non finisce il mondo, domani si gioca la seconda giornata di ritorno. So che è sotto accusa il mercato, il portiere, tutto. Ricordo che con questo mercato e che con questo portiere a metà novembre eravamo secondi in classifica e che con la squadra di agosto, settembre, ottobre e novembre oggi saremmo sempre secondi, avanti in coppa Italia e la Supercoppa l'avremmo giocata mentre purtroppo così non è stato. Il resto è sfogo, è critica, è sangue che ribolle, di accanimento nel voler trovare la verità. Per inchiodare questo o quello. Ma ahimè la verità nel calcio non esiste e il nostro problema non è quello di dare colpe ma di uscire da questo momento. Ne ho lette di ogni su tutti i social, tesi, teorie, accuse, colpe. Ma nel rispetto della sensibilità e dei pensieri di ciascun nostro tifoso, dobbiamo solo attendere che la squadra si rimetta a posto, per poi salire di livello e tornare ciò che è. Perchè è. Perchè noi siamo. Un passo alla volta. Adesso dobbiamo tornare appena possibile a fornire prestazioni. Poi i risultati saranno una conseguenza. Forza.