I miei voti. Al Milan un 8 meritatissimo. Il "Milanello d’oro” a Stefano Pioli. Premio “Vecchio Cuore Rossonero “ a Fikayo "Joystick" Tomori

I miei voti. Al Milan un 8 meritatissimo. Il "Milanello d’oro” a Stefano Pioli. Premio “Vecchio Cuore Rossonero “ a Fikayo "Joystick" Tomori
mercoledì 29 dicembre 2021, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

E’ tempo di bilanci. Mancano poche ore alla fine del 2021, che ha regalato ai tifosi rossoneri sensazioni forti, emozioni perdute, sorrisi ritrovati. La più  bella partita del 2021 è stata, a mio giudizio, quella disputata il nove maggio a Torino contro la Juventus. Un match che ha esaltato la sapienza tattica di Stefano Pioli, intelligente e coraggioso in ogni sua mossa. La qualità poi di Brahim Diaz, nella sua massima espressione, la classe e il fiuto del gol di Rebic, la consacrazione di Tomori, che ha sovrastato un campione come Chiellini, nella azione del terzo gol. Insomma una squadra dominante, che ha confermato una precisa identità di gioco, fondamentale nei momenti più collosi di questi dodici mesi. 

Il Milan merita, in questo 2021, un bellissimo e meritato OTTO. Perché ci ha restituito la gioia di lottare per i primi posti, perché ha superato ogni ostacolo con coraggio, con incredibile spirito di sacrificio, perché è composto da un magnifico manipolo di Ragazzi. Attaccati alla maglia, orgogliosi di indossare i colori della leggenda. Solo nella primavera del 2019, due anni fa, usciamo tristi dallo stadio di Ferrara, perché ci siamo illusi, nel finale della partita, di conquistare il quarto posto. Il quarto posto! Il Milan piange perché non è arrivato quarto!!! Che anni bui, che anni piatti, lontani dall’empireo platonico, il più alto dei cieli, abituale dimora del popolo rossonero. Il voto è Otto, perché questi Ragazzi hanno riportato il Milan alla…NORMALITA’. Con l’orgoglio di lottare per il vertice, con la voglia e la forza di  rimanere stabilmente lassù, dove l’aria è più fine e salubre. Lo Scudetto è ora  l’obiettivo, dopo tanti aneliti per raggiungere un posto in Champions League.

“Il Milanello d’Oro”, il premio più ambito, a Stefano Pioli, che, nonostante qualche scetticismo iniziale, non è stato solo bravo a vincere lo Scudetto d’estate 2020, a guidare poi i suoi Ragazzi al secondo posto, ma, impresa più difficile, a convincere i più scettici che si debba cancellare la parola “miracolo “ nel vocabolario rossonero, sostituendola con un sostantivo più adatto, “Realtà”, orgogliosa Realtà. Grazie a una partenza straordinaria sia nella scorsa stagione che in questo campionato, base per ogni successo. E’ riuscito, da grande nocchiero, a superare i mari in tempesta, che hanno scosso, a lungo,  la nave rossonera, per entrare trionfalmente nel porto di Champions, dopo il successo nella  sfida più delicata e decisiva, a Bergamo. Come il suo antenato, Alessandro Farnese, Duca di Parma, grande condottiero e eroe della Battaglia di Lepanto. 

Difficile scegliere la scelta per il premio “Vecchio Cuore Rossonero”, al giocatore più bravo dell’anno. Se pensiamo ai primi mesi del 2021, sono indubbi i meriti di Kessiè, di Diaz, di Rebic di Leao, di Calabria, di Theo Hernandez. Si sono aggiunti, in questo campionato la nuova stella di Tonali e lo spettacolare nuovo portiere Maignan. A dimostrazione di una proprietà e una società che, anno dopo anno, riescono lodevolmente a inserire nuovi titolari nel gruppo. Alla fine la scelta si è ristretta al sempiterno Ibra Supremacy, quando al massimo della condizione, ancora oggi fra i dieci più forti attaccanti d’Europa, guida spirituale e tecnica dei suoi “figli”. Ho sofferto a non premiare Simon Kjaer, altra figura insostituibile e carismatica di questa splendida e “aulentissima “ rosa. Alla fine il “Vecchio Cuore Rossonero”, l’ho assegnato a “Joystick” Tomori, il più continuo nella grandezza, bravo a produrre scariche di elettrica adrenalina ai tifosi milanisti. Spesso regala la formidabile impressione che sia insuperabile, grazie alla sua classe superiore , alla sua aggressività che non sfocia mai nella cattiveria, alla sua reattività da felino del Serengheti, al suo scatto bruciante e implacabile. Insomma un nuovo Campione nella storia del Milan.

Mi sono limitato all’OTTO per questo 2021. I NOVE e i DIECI li tengo per le stagioni future. Quelle degli Scudetti ,quelle delle Champions League. Arrivano …  arrivano. Io ,uomo certo di grande fede, ma soprattutto di eccellente memoria, ci credo. Eccome, se ci credo!!