Numeri preoccupanti. In attacco il problema è strutturale. Mercato: servono tanti gol

Numeri preoccupanti. In attacco il problema è strutturale. Mercato: servono tanti golMilanNews.it
domenica 26 marzo 2023, 00:00Editoriale
di Andrea Longoni

Analizzando la stagione del Milan in campionato balzano all'occhio diversi i numeri.
Innanzitutto i 36 gol subiti: dato incredibile. Basti pensare che soltanto 7 squadre in Serie A hanno fatto peggio. In questo ci sono tante spiegazioni, dalla lunga assenza di Maignan, ai cali di concentrazione generali e dei singoli. Spesso nella stagione in corso Tomori è stato irriconoscibile, mentre un anno fa era un perno indiscutibile. Poi Thiaw (male a Udine) è stato inserito troppo tardi: avergli preferito fino a gennaio Gabbia è stato comunque un errore. In generale, il tutto è figlio però di un approccio mentale al campionato purtroppo gravemente insufficiente.
In attacco invece il problema sembra strutturale e nel 2023 è venuto a galla: nelle ultime 12 partite soltanto 2 volte il Milan è riuscito a fare due gol. Dato molto preoccupante. Leao non segna da oltre 2 mesi (ultimo gol a Lecce a metà gennaio), così come Origi. Rebic e Brahim Diaz in campionato non trovano il gol addirittura da Ottobre. Se a questi aggiungiamo lo 0 alla voce gol in Serie A di De Ketelaere e di Saelemaekers e il solo sigillo su rigore di Ibra (l'ultimo dei colpevoli), allora il quadro è davvero allarmante. Per fortuna Giroud ha sempre risposto presente e Messias ha portato comunque un contributo di 4 reti.

 Il reparto necessita di una terapia d'urto, se possibile anche di una rivoluzione in estate. Servirà individuare e non sbagliare un grande bomber per la prossima stagione: uno che ti chiude le partite quando ne hai la possibilità (altro limite di questa squadra), uno che ti risolve le partite complicate e te le fa vincere anche quando non sei in palla. Servirà costruire un reparto alle sue spalle che garantisca un fatturato realizzativo importante, tra esterni e trequartista. Serve gente che sia abile a fare gol, che lo abbia nelle proprie corde: in ogni reparto, soprattutto dalla trequarti in su. E' chiaro che per una rivoluzione siano necessarie anche le risorse. Per questo servirà anche fare scelte coraggiose e riuscire a vendere bene. Dopo 2 anni deludenti Rebic sta dimostrando di non meritare il Milan. Origi a oggi non ha dimostrato nulla. Con le incertezze sul futuro di Leao e di Brahim Diaz, la sensazione è che il reparto possa davvero cambiare radicalmente: questo può rappresentare un’opportunità per migliorare. Per farlo però non bisognerà sbagliare la campagna acquisti.