Ragazzi, molto bene, ma adesso... basta! Ibra e Giroud: pensavamo che averli fosse un vantaggio. Questo è un altro Pioli. Nessuna gioia da Liverpool e PSG

Ragazzi, molto bene, ma adesso... basta! Ibra e Giroud: pensavamo che averli fosse un vantaggio. Questo è un altro Pioli. Nessuna gioia da Liverpool e PSGMilanNews.it
venerdì 11 marzo 2022, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Battute Inter e Napoli in casa loro in questo girone di ritorno, finalmente qualcuno comincia ad avere qualche sospetto se non addirittura qualche certezza. Del resto sono 2 anni che i rossoneri fanno regolarmente bella figura contro le prime 7/8 squadre della classifica, salvo quando non sono decimati. Il problema, lo sappiamo, sono le avversarie meno blasonate. Bene: stupendo il derby, stupende la prestazione e la vittoria al Maradona, ma adesso davvero basta! Basta Fiorentine, Sassuoli, Spezia, Salernitane, Udinesi. Basta davvero. Abbiano già dato, molto, troppo. Adesso testa bassa e pedalare: riconosciamole tutte come fossero grandi, affrontatele tutte come se fossero Inter Napoli Juve Atalanta Roma Lazio... Basta sperperare punti, fatiche, lavoro. Uno scudetto non si regala: si vince. Se contro l'Empoli e nelle gare che restano l'atteggiamento sarà quello che si è visto nei derby (anche in Coppa Italia) e a Napoli, i sogni diventeranno realtà. Pensateci voi che andate in campo, noi da fuori possiamo solo ripetere: basta!

In settimana non vi sarà sfuggito come i pesantissimi gol di Giroud abbiano reso il ritorno di Ibra un problema e non una risorsa. Cioè, avere 2 fenomeni così nel ruolo di centravanti è un pericoloso dualismo, non una straordinaria opportunità. Punti di vista. Tra di loro l'affiatamento è palese, le gerarchie stabilite dalla condizione. Per il momento non sono mai stati bene e in forma contemporaneamente: se lo saranno in questo rush finale, io credo che Pioli abbia un'eccezionale possibilità di alternanza e, perché no, di convivenza. 

Sono certo che l'allenatore sappia cosa fare. Anche lui da più di 2 anni sta dimostrando di aver trovato una dimensione e un percorso molto diversi da quelli vissuti fino ad oggi, nella sua carriera: Pioli al Milan si sente al centro del progetto, importante e sostenuto dalla società e dalla squadra. E amato dai tifosi. E' strategico, determinato, lucido, asfissiante nella sua voglia di vincere. Che è anche quella di tutti noi. Al Maradona le mansioni di Bennacer (e la sua prestazione) sono state un piccolo, grande capolavoro al quale peraltro ci aveva già abituati in varie occasioni.

La settimana di coppe non mi ha procurato la perfida libidine che ha suscitato in molti tifosi del Milan: non riesco a gioire per le disgrazie altrui, è un esercizio che non mi appartiene e che non ho mai provato. Mi riferisco all'eliminazione dell'Inter dalla Champions, anzitutto: credo che il loro avanzamento sarebbe stato un vantaggio per le ambizioni di campionato dei rossoneri, perché l'Europa sottrae energie fisiche e mentali. Sono strafelice per Carlo Ancelotti che adoro come uomo prima che come allenatore: l'impresa del Real avrà anche spazzato via la squadra dei miliardari e sarà anche stata favorita da uno svarione dell'ex portiere del Milan, ma a me interessa che Carletto abbia goduto di una notte così. L'ennesima. Il resto francamente non mi provoca pruriti.