Scommessa Leao: resta. Nuovo stadio, fine corsa e fine farsa. Gran gol di Maldini a Trento. Stavamo bene insieme: il segnale Giroud

Scommessa Leao: resta. Nuovo stadio, fine corsa e fine farsa. Gran gol di Maldini a Trento. Stavamo bene insieme: il segnale GiroudMilanNews.it
venerdì 30 settembre 2022, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Abbiamo visto contro il Napoli il Milan più bello della stagione, nonostante le assenze pesanti in un attacco rimaneggiato. E' stata la prima, unica, vera sconfitta del 2022 in campionato, perché personalmente non ho mai preso in considerazione quella contro lo Spezia. La squadra procede sul suo percorso di gioco e mentalità che le hanno consentito di conquistare più di 200 punti in 2 anni e di esprimersi ai livelli consueti in qualsiasi situazione, salvo naturalmente qualche (raro) passaggio a vuoto. Alle certezze ci si aggrappa soprattutto dopo una partita persa e ai rossoneri per fortuna accade di rado. Dunque a Empoli, senza Origi, Rebic, Ibra, Hernandez, Maignan e speriamo sia finita qui, scenderanno in campo comunque 11 protagonisti che sanno cosa fare e lo faranno. 

Tra di loro Leao, che il Portogallo ha colpevolmente (ma fortunatamente per Pioli, vista la falcidia delle Nazionali) centellinato. Continuano ad arrivare segnali e voci circa il suo rinnovo, Maldini si è anche leggermente sbilanciato sulle intenzioni della società e proprio in settimana si è appreso di un contatto con lo Sporting Lisbona per un accordo circa quel lodo da 20 milioni, pesante come un macigno sul futuro del giocatore e nella trattativa. Faccio una scommessa, basata su sensazioni personali e non su certezze: Leao rinnoverà e resterà al Milan. 

A proposito di Paolo Maldini, a Trento al "Festival dello sport" ha segnato un bellissimo gol nel descrivere per filo e per segno filosofia, strategia e obiettivi della società sotto la sua egida. Si è finalmente riconosciuto quel ruolo di garante del progetto che gli viene accreditato da noi, ha descritto passaggi-chiave di questi anni che hanno riportato il Milan a livelli di competitività massimi in Italia cercando di scalare le montagne europee con altrettanta determinazione e idee chiare. E' stata una specie di decalogo, resta scolpito nei passaggi gestionali dal primo closing al fondo Elliott sino a RedBird. Le fondamenta della fiducia sono robuste e resistenti.

In attesa di Leao (e di Bennacer, di Kalulu), rinnova Giroud e questo credo abbia un'importanza significativa, perché non si tratta soltanto di un premio al suo rendimento e alla serietà: Olivier incarna perfettamente, nel momento storico attuale, l'essenza di quello "Stavamo bene insieme" che Massimo Ambrosini e Marco Cattaneo hanno confezionato per DAZN. Un originale, coinvolgente docufilm degli anni d'oro dello squadrone di Ancelotti tra trionfi e sconfitte cocenti. Erano un mix di professionalità e amicizia che la presenza di persone come Ibra, come Giroud, Kjaer, Florenzi, Maignan ma adesso ormai anche qualcun altro assurto a veterano, garantiscono nel clima quotidiano di Milanello, coltivando le stesse ambizioni, avendo le stesse speranze al di là del valore tecnico dell'una e dell'altra squadra. Su un palco montato al centro di San Siro, ridono, scherzano e si raccontano Maldini, Nesta, Gattuso, Inzaghi, Pirlo e naturalmente Ambrosini. Con Diego e Matteo Abatantuono in platea all'Anteo di Milano, in vari momenti ci siamo commossi. E non siamo stati gli unici.

Nonostante le ambizioni di Milan e Inter, l'impegno nel cercare la soluzione, la politica continua cocciutamente a frenare il progetto di uno stadio nuovo nella capitale finanziaria del Paese. Passano le settimane, i mesi, gli anni e regolarmente l'unica cosa ad aver preso forma è il ricatto di doverlo costruire insieme, caso unico al mondo nel calcio e nello sport in generale, ma la prospettiva di posare il primo mattone resta lontanissima, imprigionata dai capricci di una classe sommersa dalle scartoffie e dai proprio interessi di cortile.