Simic ceduto perché snobba la Serie C. Samardzic? No grazie, serve un Fofana. Scaroni riporti il Milan in Lega
Comincio con Simic e non con Morata, affare appena concluso. Lo faccio perché di Morata sappiamo quasi tutto e sappiamo anche che non risolverà completamente il problema del sostituto definitivo di Giroud e di Ibra prima. Comincio con Simic non per occuparmi in modo dettagliato della questione di questo giovanotto che debuttò alla grande con un bel gol ma che poi è sparito dai radar con Pioli, senza una spiegazione. Comincio da lui perché secondo i colleghi che si occupano di calcio-mercato è prossimo alla cessione (in Belgio probabilmente) per una cifra modesta (sento parlare di 3 milioni di euro). Ho chiesto spiegazioni e mi è stato risposto che probabilmente la scelta è effetto di un giudizio tecnico sul giovanotto che non ha mantenuto il livello alto e che è stato sicuramente “sorpassato” dal ritorno dello stesso Gabbia per la prima squadra oltre che dall’arrivo prossimo di un altro rinforzo in quel reparto. Lui, Simic, invece snobbava la serie C e voleva la prima squadra. Se qualcuno ha sbagliato giudizio tecnico bisognerà ricordarsene al momento opportuno. Non è di questo aspetto che voglio discutere. Discuto della necessità di completare il nuovo management sportivo del Milan. È mai possibile che il club non debba avere un rapporto meno conflittuale con gli agenti (non tutti naturalmente chè alcuni è meglio tenerli lontani dagli uffici di casa Milan?) Parlo in generale, naturalmente. E secondo me questa è una lacuna da colmare. Non certo da Ibra che sta al di sopra dell’area tecnica rappresentando la proprietà e che non si siede al tavolo con nessuno.
Samardzic- E qui il secondo capitolo si lega alla news sul sondaggio nei confronti di Samardzic. Non discuto il valore del calciatore che non mi sembra abbia giocato da titolarissimo nell’Udinese, costretta a salvarsi all’ultima giornata. Discuto proprio del contorno di Samardzic, il papà con la procura, che si accompagna a un avvocato, l’utilizzo in passato di un mediatore poi smentito (trattativa con l’Inter), insomma ci si incammina su un sentiero scivoloso come è già successo con Thuram e con Taremi soprattutto. Questi tipi (come nel caso di Kia per Zirkzee) bisogna lasciarli dove si trovano: se li cucchi il Manchester United! Anche perché l’improbabile arrivo di Smardzic avrebbe comportato la rinuncia per esempio a un altro centrocampista, Rabiot che avrà anche una commissione più ricca (per madame Veronique) ma le cui caratteristiche (carriera e carisma) servono di gran lunga rispetto al giovane (22 anni) dell’Udinese che tra l’altro diventerebbe un doppione di Loftus Cheek. Per rinforzare la trincea mediana serve di sicuro uno alla Fofana e qui non mi sostituisco a chi fa il mercato ma è evidente che trattare fino allo sfinimento va bene pur di arrivare al traguardo.
Scaroni- Noto che per la prima volta il presidente Paolo Scaroni prende la parola firmando un intervento politico che non sia riferito al dossier per il nuovo stadio a San Donato. Si è occupato del peso della Lega di serie A in ambito federale che è il cavallo di battaglia di Casini e Lotito da un lato in opposizione al presidente uscente Gabriele Gravina. Personalmente credo che questo tipo di battaglie, poco apprezzate dalla tifoseria, possano diventare utili solo e soltanto se all’interno della stessa Lega il Milan sarà trattato non più da parente povero, come avvenuto in un recentissimo passato.
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