Tomori fenomeno: va fatto di tutto per tenerlo. C'è un Milan con e senza Bennacer. Rinnovo Ibra e Gigio: la Champions per fare tutto

Tomori fenomeno: va fatto di tutto per tenerlo. C'è un Milan con e senza Bennacer. Rinnovo Ibra e Gigio: la Champions per fare tuttoMilanNews.it
lunedì 22 marzo 2021, 14:38Editoriale
di Pietro Mazzara

Il Milan non muore mai, ma davvero mai. Alla vigilia della gara di Firenze, soprattutto per le condizioni fisiche della squadra, in diversi pensavano che la trasferta del Franchi sarebbe stata molto tosta. Ed effettivamente lo è stata, perché la Fiorentina ha messo alle corde il Milan, che è anche andato ko dopo la stoccata di Ribery, ma ha saputo rialzarsi e mettere il cartellino dei giudici in parità con il punto del 2-2 di Brahim Diaz, salvo poi recriminare per il secondo legno colpito da Ibrahimovic, con un lob clamoroso che ha terminato la sua corsa epica sul montante alla sinistra di Terracciano. Ma quando hai giocatori di qualità superiore agli avversari, tutto può cambiare a tuo favore quando questi si attivano in contemporanea. È il caso del gol del 2-3 di Calhanoglu, che nasce da un anticipo clamoroso di Fikayo Tomori, da una conduzione con assistenza di Kessie e con la realizzazione del turco, che con un colpo da biliardo ha messo la palla in buca d’angolo per dare tre punti che hanno un peso capitale sulla corsa alla Champions League. E la partita è svoltata, nel ritmo e nella testa, quando il signor Bennacer Ismael è tornato in campo, dando un’impostazione diversa alla manovra milanista. L’algerino è troppo forte ed è fondamentale per questo Milan. Con tutto il rispetto e l’ottima considerazione di Sandro Tonali, ma se Isma sta bene – ad oggi – è un giocatore che è in grado di cambiare i bioritmi di tutta la squadra. esattamente come Kessie, che quando alza i suoi battiti cardiaci e i suoi giri del motore, fa la differenza.

Ma la cosa impressionante è il rendimento di Fikayo Tomori. Maldini, Massara, Gazidis in questa sosta fate una bella cosa: accendete un mutuo, fate qualsiasi cosa per riscattarlo. Questo è un giocatore clamoroso, un difensore che in Italia non si vedeva da anni e che, per il modo di giocare del Milan, è fondamentale. Perché accanto ad un regista difensivo come Kjaer (ah, ieri due assist così, manco fosse un trequartista) ci vuole un giocatore forte fisicamente, rapido e con grande senso dell’anticipo, fondamentale che è imprescindibile nel calcio moderno e per la formazione dei difensori. 28 milioni per un centrale sono tanti, ma davanti all’evidenza, serve trattenerlo anche a costo di doversi accontentare in altri ruoli. Con buona pace di Romagnoli, che oggi è fermo ai box, ma che quando tornerà, dovrà fare qualcosa di più per provare a riprendersi il posto e la fascia di capitano. Di certo c’è che i contatti con l’entourage di Tomori sono costanti e la volontà del club è quello di trattenerlo, perché lui, Calabria e Theo Hernandez insieme a Gigio Donnarumma (come ti scrive qualcuno sui social, rinnova Zizz) sono una base clamorosa nella quale Kjaer ci sta benissimo e che ha in Gabbia una validissima alternativa in ottica futura. Se Romagnoli rinnoverà, bene, altrimenti si guarderà sul mercato per completare il reparto.

Ma chi è ancora un faro puro nella guida del Milan è Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha colpito ancora, per la quindicesima volta in campionato, e nonostante non avesse i 90 minuti nelle gambe, li ha portati a casa con grande intelligenza. Si è gestito, ha saputo quando attaccare i portatori e quando ondeggiare senza alzare il ritmo per non sovraccaricare le sue fibre muscolari. Il rinnovo è in fase di discussione, la volontà delle parti di andare avanti ancora un anno c’è eccome. La Champions può essere un fattore acceleratore per lui e non solo. Perché Raiola sa che con un Milan nelle prime quattro, anche il nuovo contratto di Gigio potrà essere fatto con più facilità.