...Un finale già scritto: avremmo preferito l'umiliazione a questa farsa

...Un finale già scritto: avremmo preferito l'umiliazione a questa farsaMilanNews.it
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mercoledì 4 aprile 2012, 11:00Focus On...
di Emiliano Cuppone

La sconfitta al Camp Nou è meritata, i 180 minuti disputati contro il Barcellona ci dicono che il Milan è inferiore ed ha meritato di uscire per mano della squadra più forte di sempre, ma quello che è successo in Catalogna va oltre il calcio giocato ed è avvilente.
Nulla da dire sulla qualità del gioco blaugrana, nulla da dire sulla netta superiorità mostrata dagli spagnoli, ma troppo c’è da recriminare sull’ennesimo scandaloso arbitraggio pro Barça. Il pensiero espresso da Clarence Seedorf nel post-partita è la sintesi dello stato d’animo dell’intero popolo rossonero, potevamo uscire, meritavamo di uscire, ma avremmo preferito farlo con un 7-1 per il Barcellona senza errori arbitrali. Avremmo preferito la pubblica umiliazione di marca blaugrana, avremmo accettato la gogna di una sconfitta netta ed incontrovertibile, perché uscire per un’altra direzione di gara palesemente volta a “salvaguardare” la supremazia del Barcellona fa molto più male.
Il Milan è solo l’ultima delle celebri vittime delle agevolazioni di cui gode la squadra di Guardiola, c’è passato il Chelsea e dopo anche l’Arsenal. Il rigore concesso ai blaugrana sul finire del primo tempo è scandaloso, tanto quanto i rigori negati ai blues, così come quell’espulsione esagerata ed incomprensibile comminata a Van Persie.
Clarence Seedorf ci ha dato la prova incontrovertibile che l’arbitro ha avuto un’interpretazione quantomeno opinabile dell’episodio. Il sig. Kuipers ha riferito al numero 10 rossonero che aveva visto Nesta e Busquets trattenersi ancor prima che il calcio d’angolo venisse battuto, bene, in quel caso i direttori di gara sono soliti fermare il gioco e riprendere i protagonisti, mentre l’olandese ha optato per attendere e regalare il secondo penalty al Barcellona.

Una decisione incomprensibile, soprattutto se ricondotta nell’alveo di una partita in cui i cartellini fioccavano per i giocatori rossoneri al minimo contatto, mentre rimanevano saldamente nel taschino quando i blaugrana li avrebbero meritati. Ancor più ingiustificabile se si pensa a quel contatto fra Mascherano ed Ibrahimovic, con l’argentino che non vede neanche il pallone e stende il gigante di Malmoe colpendolo sulla caviglia.
Una direzione di gara a senso unico, l’ennesima in favore degli alieni di Barcellona, come quelle che hanno spinto Drogba ad una reazione che gli è costata 5 giornate di squalifica in Champions League, cha hanno portato Mourinho ha ripetere un’infinità di “Por que”.
Il Milan non meritava un trattamento del genere, ci ha messo voglia e grinta, ci ha messo l’anima in 180 minuti in cui ha dovuto sputare sangue contro l’avversario più duro, contro gli imbattibili di Guardiola che ha avuto l’ardire di affermare che quando si tiene la maglia in area è rigore, sorvolando sul placcaggio del suo capitano su Alessandro Nesta.
La Champions League non merita una direzione di gara del genere, il valore del Barcellona non merita tutto questo, i catalani non hanno bisogno degli aiutini, non hanno bisogno di essere portati per mano laddove il loro valore li potrebbe portare praticamente sempre. Se qualcuno ha deciso che questo spot del bel calcio ambulante deve arrivare in fondo, se il circo delle meraviglie di Guardiola merita sempre e comunque la finale della competizione più importante d’Europa che ce la mettano di diritto, lasciando agli altri la possibilità di giocarsi almeno un posto.
Lo ripetiamo di nuovo, il Barcellona meritava sul campo questa semifinale di Champions League, i blaugrana hanno mostrato tutto il loro valore, sottomettendo il Milan sotto il profilo del gioco in due partite che hanno visto il diavolo soffrire e sputare sangue, accettando il ruolo scomodo di sfavorito. I rossoneri, però, meritavano la chance di giocarsela quella semifinale, da inferiori, da sfavoriti, ma con la voglia di provarci nonostante il divario, con la possibilità di giocarsela che hanno avuto fino a quel maledetto rigore.
Ci inchiniamo alla superiorità tecnica del Barcellona, ci indigniamo di fronte ad un favore per questa squadra immensa che troppo spesso ha lasciato spazio a polemiche e recriminazioni, non vorremmo farlo, ci viene anche difficile, ma se prima si poteva sperare, oggi non possiamo fare altro che prendere atto dell’impossibilità di battere gli alieni, perché così è deciso.