La situazione di Romagnoli è la più delicata in casa Lazio con il mercato bloccato

Il blocco imposto dagli indici di liquidità, indebitamento e costo del lavoro continua a condizionare pesantemente l’estate della Lazio. Oltre a impedire l’acquisto di nuovi giocatori, la situazione sta congelando anche i rinnovi di contratto, soprattutto quelli che prevedono adeguamenti salariali. Un limite non da poco, che rischia di creare malumori interni in un gruppo già colpito dall'incertezza. I prolungamenti di Vecino e Pedro fanno eccezione: entrambi avevano contratti in scadenza e i rinnovi sono stati formalizzati senza alcuna modifica economica. Ma il discorso si complica quando si passa ai casi più spinosi, come quelli di Romagnoli, Gila e Guendouzi.
In particolare è la situazione di Romagnoli la più delicata. Il difensore ex Milan guadagna attualmente 2,8 milioni di euro più bonus, ma chiede un adeguamento che gli era stato promesso nel 2022 in caso di qualificazione alla Champions League. Una promessa rimasta finora sulla carta, ma che il giocatore e il suo entourage intendono vedere onorata. Il direttore sportivo Fabiani aveva già avviato i contatti per un prolungamento biennale o triennale, ma ogni discorso è stato rinviato.
Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, sarà Claudio Lotito in persona a gestire la trattativa con Romagnoli all’inizio del ritiro. Il presidente vuole avere il controllo diretto su una vicenda che coinvolge non solo aspetti contrattuali ma anche equilibri interni allo spogliatoio. Intanto, per il momento, a causa di questo blocco del mercato, tutto resta sospeso. Prima bisogna risolvere la situazione e Lotito spera di riuscirci entro agosto.

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