Ronaldinho rompe il silenzio: "Calcio e autografi in prigione. Ora voglio riabbracciare mia madre"

Ronaldinho rompe il silenzio: "Calcio e autografi in prigione. Ora voglio riabbracciare mia madre"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 27 aprile 2020, 15:15Gli ex
di Enrico Ferrazzi
fonte tuttomercatoweb.com

Ronaldinho rompe il silenzio e torna a parlare a più di un mese dal suo arresto in Paraguay per documenti falsi. L'ex calciatore brasiliano è stato intervistato dal quotidiano locale ABC Color, raccontando a 360° la sua brutta esperienza e i suoi progetti futuri. Queste le sue principali dichiarazioni: "Sono un uomo di fede, prego sempre perché le cose vadano bene. Speriamo che tutto questo possa finire presto", racconta l'ex tra le altre di Barcellona e Milan direttamente dall'hotel "Palmaroga" di Asunción, dove sta scontando gli arresti domiciliari dopo essere stato scarcerato. "Siamo venuti in questo Paese attraverso alcuni contratti gestiti direttamente da mio fratello, che è il mio rappresentante. Ero qui per partecipare al lancio di un Casinò online e del libro 'Craque da Vida'. Siamo rimasti davvero sorpresi quando abbiamo scoperto che i nostri documenti non erano legali. Da quel momento in poi abbiamo prontamente collaborato con la giustizia per chiarire le cose, spiegando quanto accaduto passo per passo".

Cosa ha provato quando, lo scorso 6 marzo, le hanno detto che sarebbe dovuto andare in prigione?
"È stato un brutto colpo per me, non me lo sarei mai immaginato ovviamente. Ho cercato durante tutta la mia vita di arrivare ad altissimi livelli come professionista, portando felicità tra la gente grazie al mio calcio".

Com'è stata l'esperienza in carcere?
"Innanzitutto voglio dire che ho sentito il calore, l'amore e il rispetto di tutti i paraguaiani fin dal primo giorno in cui sono arrivato qui, sono molto grato a tutti. Le persone che ho conosciuto in carcere, poi, mi hanno ricevuto con grande affetto: giocare a calcio, firmare autografi e scattare foto fa parte della mia vita, non avevo alcuna ragione di smettere di farlo, ancora di più perché mi trovavo in mezzo a uomini che stavano vivendo un momento difficile proprio come me".

Quali progetti ha per quando questa brutta situazione sarà finita?
"La prima cosa che farò sarà dare un grande bacio a mia madre, che sta vivendo giorni difficili a casa dall'inizio della pandemia. Poi, dovrò assorbire l'impatto che il mio arresto ha provocato e andare avanti per la mia strada con fede e forza".