LA LETTERA DEL TIFOSO: "Il Milan e l'inerzia: due leggi complementari"

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Il Milan e l'inerzia: due leggi complementari"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 22 gennaio 2019, 23:12La lettera del tifoso
di Redazione MilanNews

La legge del moto d'inerzia cita che: "un corpo mantiene il suo stato di quiete a meno che una forza esterna non ne modifichi il moto". Probabilmente vi state chiedendo come questo possa collegarsi all'ambiente Milan; in realtà è molto semplice, infatti la "situazione Higuain" descrive perfettamente questa legge. Partiamo dal principio: il Pipa arriva al Milan in estate come la colonna portante di una nuova costruzione, un vero numero 9 dopo anni di parametri 0 e acquisti fallimentari, il miglior marcatore della Serie A negli ultimi 5 anni in coabitazione con Icardi, un vero e proprio campione. L'argentino arriva al Milan carico, motivato anche dall'esclusione ad opera della Juventus per far posto a Cristiano Ronaldo, e convinto dal progetto milanista, società pronta a riscattarlo l'estate dopo, perché nessuna squadra spende 18 milioni per il prestito di un giocatore per poi non riscattarlo, e sottolineo nessuna. Tutto va come previsto: Higuain comincia a segnare, il rapporto con Gattuso è ottimo, addirittura eccellente quello coi compagni. Gli infortuni di Biglia e Bonaventura danno inizio a qualche scricchiolio, ma nessuno ci fa caso. Poi però arriva la fatal serata: Higuain contro il suo passato, Higuain contro la squadra che l'ha cacciato via; il Pipa ha il rigore non decisivo, ma quasi, ma come gli successe con Napoli e Nazione, lo sbaglia. Da qui possiamo ricollegarci al moto d'inerzia, Higuain doveva essere protetto, tenuto quieto, ed invece alcune forze esterne come il possibile passaggio al Chelsea prima, le indiscrezioni sul difficile riscatto a fine anno a causa del FPF, l'arrivo di Gazidis al quale il vecchio ma buono non piace, e le parole di Leonardo poi, hanno cambiato lo stato di Higuain, voglioso più che mai di cambiare aria. Il campione argentino ha le sue colpe, il suo carattere fin troppo emotivo ne ha limitato il ruolo di leader, ma la società si è sempre dimostrata indifferente a ciò, non ha mai provato a smorzare le voci attorno al giocatore con neanche un comunicato. Ora scocca l'ora di Piatek, ma sorge spontanea una domanda: nessuno discute le qualità del ragazzo, però il Milan non è il Genoa, perciò a questo punto non era meglio trattenere André Silva? Un giocatore più giovane, più consono al giocare con Cutrone, e con già un anno di Milan alle spalle. Al tempo la miglior risposta. 

Maurizio