Carnevali: "Il calcio è come una fabbrica: se smette di produrre, fallisce"

Carnevali: "Il calcio è come una fabbrica: se smette di produrre, fallisce"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 5 maggio 2020, 07:15Le Interviste
di Pietro Andrigo

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, ha parlato della ripartenza del calcio. Queste le sue parole: "C’è sempre stata grande confusione e non si riesce a capire cosa si può fare. Non c’è nessuno che ci da un’indicazione precisa. Bisogna distinguere tra industria sportiva e sport. Oggi c’è grande preoccupazione: parliamo di un’industria tra le più grandi del Paese. È normale cercare di fare di tutto per ricominciare, è come una fabbrica: se smette di produrre fallisce. Dobbiamo ricominciare quando ci saranno i tempi e le modalità adatte, ma bisogna essere concreti perché l’industria calcio rischia il fallimento. Qui si parla di giocare a calcio, ma le preoccupazioni sono ben diverse. Speriamo che ci siano delle decisioni che vengano prese, ognuno deve prendersi le sue responsabilità". 

Cosa si aspetta da questa settimana?
"Anzitutto, vorrei ribadire che qui in gioco è la sopravvivenza di un’azienda, che se non va avanti rischia di grosso. Io spero soltanto che chi prenderà le decisioni conosca la materia, sappia di cosa sta parlando. Probabilmente non si conosce bene il sistema. Bisogna sperare che i contagi diminuiscano, poi si vedrà e si continuerà un passo importante fatto oggi: diamo la possibilità a ragazzi giovani di non andare nei parchi. Non possiamo mandare i nostri calciatori in giro per i parchi, che sono pieni di persone. Per fortuna ci sono persone di buonsenso, che hanno fatto aprire il centro sportivo: è come il giardino di casa nostra, sanificato e con tutte le precauzioni del caso".