Marco Simone su Boban-Milan: "Licenziamento pianificato"

Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante rossonero, Marco Simone, ha parlato della rottura tra Boban e il Milan: "È una perdita immensa. Troppo superficiale e banale licenziarlo a causa di un’intervista non gradita. Credo che l’abbiano usata come un pretesto, era qualcosa di già pianificato. Quando scegli due personaggi come Boban e Maldini, sai in partenza il peso che hanno. Mentre loro sanno cos’è il Milan e come va gestito. Chi li ha scelti doveva continuare con loro, insieme. Erano le prime due pietre importanti per ripartire. Così come sul campo occorreva ripartire da Gattuso. Quando lo sentivo parlare, si sentiva il Milan. E in ambienti come quello rossonero certe cose bisogna “sentirle”. È questione di ruoli e competenze. Se gli affidi un ruolo decisionale non puoi pensare di scavalcarlo.
Poi magari non condividi e decidi tu che sei più alto in grado. Ma se lo scavalchi gli fai perdere credibilità. Conoscendo Boban, era logico che se ne andasse. Mi fa sorridere Scaroni quando dice che le interviste vanno condivise. Quindi avrebbe dovuto fare dichiarazioni di convenienza? E poi le sue parole non sono state offensive, hanno solo raccontato certe verità su come funziona il club. Ha fatto cronaca e ha fatto bene. Ci siamo sentiti, prima e dopo. Condivido la sua linea. Per esempio, al Milan non si può fare un progetto solo sui giovani: hanno ragione Zvone e Paolo. Il discorso è semplice: o scegli un signorsì, oppure chi ha spessore. Però devi lasciarlo lavorare".
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