Milan-Sparta, Grygera: "Rossoneri di un altro livello. Il calcio ha ancora bisogno di Ibra"

Milan-Sparta, Grygera: "Rossoneri di un altro livello. Il calcio ha ancora bisogno di Ibra"MilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
martedì 27 ottobre 2020, 07:00Le Interviste
di Enrico Ferrazzi

Giovedì sera a San Siro il Milan affronterà lo Sparta Praga (ore 18.55). Partita insidiosa contro una squadra che sta facendo molto bene in patria, anche se da un paio di settimane il campionato è fermo a seguito della crescita dei contagi di Covid. Ai microfoni di Tuttomercatoweb Zdenek Grygera, vecchia conoscenza del calcio italiano, ci presenta gli avversari dei rossoneri:

Sparta che affronterà il Milan senza aver giocato la partita di campionato. Un vantaggio non da poco
"Contro il Lille si erano trovati nella stessa situazione e hanno perso, faticando a entrare in partita. Hanno speso molto fisicamente e mentalmente e la fortuna loro è che hanno avuto una settimana per recuperare le energie e preparare solo la partita contro i rossoneri. Sì, questo stop al campionato può essere un vantaggio. Certo che il Milan è di un altro livello, ma in tempi di Covid tutto è possibile: da un giorno all'altro può star fuori uno o più giocatori chiave e cambia tutto. Lo Sparta dovrà sfruttare le porte chiuse di San Siro e magari la stanchezza del Milan dopo una partita dispendiosa come quella contro la Roma. Certo è che ho visto la squadra di Stefano Pioli e mi sembra in gran forma, con risultati che stanno aumentando la fiducia del gruppo".

Merito soprattutto di Zlatan Ibrahimovic. Che ha avuto da avversario all'Inter e come compagno di squadra all'Ajax. Com'è stata la convivenza col giovane Ibra?
"Non mi capita di sentirlo spesso, se non attraverso Mino Raiola che è il nostro agente in comune. Quando arrivai all'Ajax lui era già in squadra da un paio di stagioni e mi ha aiutato a inserirmi. Ricordo che noi stranieri facevamo gruppo: io, Ibra, Maxwell, Galasek. Ci aiutavamo e per me è stato un grande amico. Ci trovavamo spesso, andavamo a cena insieme. Mi spiace che abbiamo condiviso solo un anno, lui poi è andato alla Juventus, io ho proseguito all'Ajax vincendo ancora qualche titolo".

Si aspettava di ritrovarlo ancora in campo e ancora decisivo?
"Rispetto ai tempi dell'Ajax è un altro giocatore, con gli anni è maturato. Si vede che si occupa solo di calcio, è il suo mestiere. Un vero professionista che ha bisogno del calcio e il calcio ha ancora bisogno di Ibra".