Zaccheroni: "Milan, la ricostruzione deve ripartire da Maldini"
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico del Milan, Alberto Zaccheroni, ha parlato di Maldini, il quale sta smaltendo i postumi del Coronavirus: "Non l’ho sentito - ha affermato il mister - non voglio rompergli le scatole in questo momento. Ma sono felice di leggere che stanno bene, lui e suo figlio. Io sono molto affezionato all’uomo, prima che al campione".
Questo, invece, il pensiero di Zaccheroni in merito al futuro in rossonero di Maldini: "Se ci sono state manovre a sua insaputa dal punto di vista tecnico, non va bene. Una sorta di compromesso è inevitabile, nei rapporti, ma l’ingerenza no. Toccava a Boban e a lui la responsabilità tecnica e qualcuno della dirigenza si è mosso senza avvertirli. Fortemente scorretto. Ora sta a lui decidere se restare per il bene del Milan. Dipenderà credo da quali poteri vuole e quali gli concederanno. Ma una cosa è certa... Questo Milan è in costruzione. Per raccogliere devi seminare. E in questo momento Paolo Maldini è troppo importante per il Milan. Lui conosce la storia del club, ne incarna l’animo, sa come raggiungere i risultati. Ha carisma, intelligenza e buon senso, ha questa grande capacità di mantenere sempre l’equilibrio. Se si vuole fare tornare il Milan alla sua grandezza in tempi brevi o medi, lui è indispensabile. Trovare gente come lui, Costacurta e Albertini al Milan è stata la mia fortuna. Determinanti per far rialzare il Miln. Quando mi si aprì lo spiraglio della Nazionale, il primo uomo che avrei chiamato sarebbe stato Paolo".
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