De Siervo: "Se chiedi a un atleta se vuole fare 20 ore di aereo per giocare il campionato, dirà che è una follia. Però..."
Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega di Serie A, è stato intervistato da Cronache di Spogliatoio e tra i diversi temi toccati ha parlato anche dell'ormai celeberrima Milan-Como, che potrebbe giocarsi nel mese di febbraio a Perth, in Australia. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
Le parole di De Siervo: "Se chiedi a un atleta se vuole fare 20 ore di aereo per giocare una partita di calcio del proprio campionato, dirà evidentemente che è una follia. Se lo chiedi a un allenatore che si gioca lo Scudetto o l'accesso in Champions League, anche lui proverà a resistere. Se lo chiedi alla gente, nessuno vuole rinunciare alla possibilità di andare allo stadio. Però qui si tratta di capire se vogliamo l'uovo oggi o la gallina domani. Chi sviluppa una property sportiva ha l'obbligo di pensare a 5-10 anni e dobbiamo fare né più né meno quello che hanno fatto da sempre le grandi leghe americane".
Prosegue De Siervo: "Prima partita dell'NBA all’estero: 1990, Tokyo. Cosa ha fatto l'NFL? Città del Messico, 100.000 persone nel 2005 per la partita. Questa è la strada che deve percorrere una grande Lega che pensa di dover inseguire il proprio pubblico. La passione non è soltanto dei tifosi che fanno un grande sacrificio rinunciando a una gara, ma si deve puntare all'obiettivo più grande. Se si vuole diventare una Lega internazionale si deve avere il coraggio di fare scelte impopolari che non partano dall'ascolto della pancia dei tifosi o dei giocatori che hanno un interesse a piccolo o medio termine".

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