“Gli undici cigni”, interpreta Simon Kjaer
Se avete un pargolo tra le vostre braccia e non sapete che storia raccontargli, affidatevi ad una collana fantastica che raccoglie numerosissime storie di notevole livello: "Le fiabe danesi". Se il figlio o la figlia, sono rossoneri, non potete fare a meno del racconto "Gli undici cigni". Oggi, infatti, questa narrazione dal lieto fine verrà raccontata in un modo diverso. Nell'originale de "Gli undici cigni", un sovrano è prima destinato a perdere la tanto amata regina e, poi, come classico dei racconti fantastici, vede i suoi figli trasformarsi in cigni (per opera di una strega).
Una storia che è stata parallelamente vissuta da un danese molto apprezzato dai tifosi del Milan, un certo Simon Kjaer. Un uomo che è stato costretto a dire addio ad una regina, la cosiddetta "Dea". Un addio positivo, beffardo oserei dire per i nerazzurri. Perché Simon è diventato presto un leader all'interno dello spogliatoio rossonero, tanto da trasformare (insieme a Re Zlatan) i giocatori in cigni: eleganti, fini e belli da vedere. Una storia che è destinata a proseguire.
Kjaer, infatti, non è ancora giunto alla fine del suo libro con il Milan: altre avventure lo attendono, ma dovrà essere abile nel restare lontano dalle consuete stregonerie. Maestro Pioli lo vuole con sé, sempre, e ieri ne è stata una prova. Il cammino per la Champions è ancora tutto da scoprire: la pagina con la frase "The end" è ancora distante.
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