Il Milan travolge l'Empoli a San Siro. Ordine: "Finalmente convincente"
Nel consueto appuntamento con il suo commento per Il Corriere dello Sport, Franco Ordine ha parlato di un Milan "Finalmente convincente" all'indomani della vittoria sull'Empoli di Roberto D'Aversa:
"Sembra soltanto un sostantivo banale, usato spesso a sproposito nel gergo calcistico, sventolato di recente da Zlatan Ibrahimovic ed è invece la semplicissima spiegazione di questo nuovo Milan sbucato dalla nebbia di San Siro e ammirato per una prova finalmente vincente e convincente. Non c’è bisogno di chissà quale genialata di Fonseca per rimettere le pedine giuste al posto giusto. Basta infatti replicare lo stesso schieramento di Madrid, non a caso coinciso con una delle serate più brillanti registrate in Champions, per recuperare una prova colma di buone giocate, di apprezzabile pressing in fase offensiva e ricca di occasioni sprecate per qualche eccesso di egoismo (Pulisic) prima che Morata e Reijnders rendessero più calda e accogliente l’atmosfera dello stadio milanese.
Non dimentichiamo un particolare: solo una settimana prima, dopo la sfida con la Juve e lo 0 in condotta, arrivarono fischi impietosi e meritati dimenticati ieri dopo gli olè del pubblico pronto ad ammirare non solo i rischi ridotti in fase difensiva ma anche le geometrie di numerose giocate. Persino Emerson Royal, finito spesso nel mirino della critica oltre che dei tifosi quale anello debole del mercato estivo, va incontro a una prestazione di qualche soddisfazione. Certo, gli giova avere davanti la protezione di Musah e la pigrizia di Pezzella da limitare ma proprio dal suo piede partono una serie di suggerimenti e cross mai registrati prima.
Che il famoso e richiesto equilibrio sia emerso finalmente dopo molti mesi dall’inizio dell’avvento di Fonseca e in coincidenza con lo schieramento di un centrocampo con 3 pedine più Pulisic a sostegno, non è la scoperta dell’America calcistica ma solo la conferma che forse alcune scelte ardite, nelle settimane precedenti, non hanno aiutato il Milan a raggiungere la solidità di cui c’è bisogno per fare strada ora, recuperare un po’ del terreno perduto e provare a centrare la qualificazione agli ottavi di Champions league. Già: sarebbe questo lo scenario ideale disegnato venerdì pomeriggio dal tecnico portoghese in conferenza-stampa (“arriveremo davanti”) per vincere lo scetticismo che ancora lo circonda e per guadagnare il credito presso lo spogliatoio che adesso sembra seguirlo con maggiore convinzione rispetto all’inizio della stagione. Poi ci sono due riflessioni da aggiungere e riguardano Fofana e Reijnders. Insieme sono una coppia di lotta e di governo, il francese pensa a fare legna, l’olandese provvede a garantire la miccia e ad accendere il fuoco che riscalda il cuore dei milanisti. È dai tempi del famoso e storico trio d’Olanda (nessuna tentazione di fare paragoni, sarebbe da richiamare subito un controllo medico ndr) che il Milan non ha trovato un talento così prodigioso capace di costruire gioco e poi anche di finalizzarlo. Reijnders possiede possiede tutti e due i registri: proporre gioco e finalizzarlo. E se a casa Milan stanno stringendo i tempi per ottenere il prolungamento del contratto, ci sono più di un buon motivo".
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