Il progetto di ristrutturazione di San Siro: dal quarto anello e al "bastione" alla "piazza dei tifosi". Capienza ridotta e sedute "smart"

Il progetto di ristrutturazione di San Siro: dal quarto anello e al "bastione" alla "piazza dei tifosi". Capienza ridotta e sedute "smart"MilanNews.it
mercoledì 31 gennaio 2024, 16:09News
di Enrico Ferrazzi

Oggi è stato presentato il progetto di ristrutturazione di San Siro, ideato dello studio Arco Associati e dell'architetto Fenyves. Ecco i punti principali del progetto: 

I CARATTERI DEL NUOVO SAN SIRO: urbano, organico, sicuro, smart, sostenibile.
- Lo stadio è pensato nel mezzo di un parco tematico, circondato e completato da edifici di servizio, aperti e accoglienti. Lo spazio circostante assuma i connotati di piazza urbana capace di offrire condizioni di piena abitabilità sia durante gli eventi sia in mancanza di essi. Il rapporto con il quartiere e la città sia di continuità morfologica e ambientale. 
- Le funzioni interne, i servizi primari e accessori, sono pensati a favore della congruità, della comodità e dell’efficienza, in un’ottica di organico equilibrio tra le parti. 
- Il nuovo stadio non deve essere solo sicuro ma percepito come tale, secondo standard qualitativi internazionali: la gestione dei flussi, la chiarezza di comunicazione, la qualità dei sistemi tecnologici di sicurezza, i controlli e monitoraggi continuativi degli apparati entrano in una logica di sistema. 
- Connettività, servizi on demand, comunicazione, acquisti: lo stadio diventa smart e offre nuove modalità di fruizione dell’evento e di ogni altra manifestazione al contorno. 
- Materiali, energia, compensazioni: qualunque evento, qualunque azione, qualunque scelta progettuale deve essere subordinata ai temi emergenziali legati all’ambiente, al clima, alla natura.

CAPIENZA E COMFORT, nuove sedute e tecnologia
- Smart and Virtual Stadium: raggiungere il proprio posto, ordinare servizi, comunicare dentro e fuori, ricevere comunicazioni, connettersi: lo stadio diventa “Smart”; scendere in campo e giocare con i campioni: lo stadio diventa “Virtual” oggi progetto.
- Il progetto prevede la sostituzione dell’intero parco sedute. Le stesse saranno più larghe, comode e dotate di dispositivi “Smart”. 
- I posti a seduta esterna passeranno da 87.500 a 70.000 a cui aggiungere 5000 postazioni interne.

IL 4° ANELLO: nuove aree per ospiti, vip, aree comuni, bar, servizi, e meeting
Il progetto prevede l’inserimento di un nuovo corpo di due piani praticabili in virtù della parziale demolizione delle tribune del primo anello. 
Lungo una superficie di 10.230 mq da moltiplicare per 2, quindi 20.460 mq, potranno essere disposti e organizzati tutti quei servizi integrativi alla tradizionale fruizione degli eventi. 
Questo quarto anello, si raggiunge velocemente dall’esterno attraverso nuovi corpi scala e ascensore e si troverebbe alla quota ideale per la migliore visibilità del campo. Altrettanto veloce sarebbe l’evacuazione. 
La coerenza con il passo strutturale delle campate esterne (che reggono il secondo anello) permette una piena modularità e quindi flessibilità funzionale nonché una relativa “facilità” costruttiva.

IL TERRENO DI GIOCO del nuovo San Siro
In previsione di un restyling dello stadio, si potrebbe pensare di mantenere tutte le tecnologie già presenti (riscaldamento del terreno di gioco, luminoterapia, luce e microclima controllato, sistemi di aerazione sotterranea, sistemi di ventilazione, sistemi di rinforzo del terreno di gioco, macchinari e metodologie agronomiche operative all’avanguardia, sistemi di irrigazione automatica e sistemi di protezione della superficie di gioco) andando però a migliorarne le prestazioni e l’efficienza: nel caso dei sistemi di luminoterapia, con un investimento importante (3-4 milioni di €), si potrebbe introdurre un sistema analogo a quello utilizzato nello stadio inglese del Tottenham – HotSpur. Trattasi di un sistema che prevede l’uso di corpi illuminanti che coprono interamente il campo, fornendo luce al manto erboso, senza utilizzare unità che calpestano il campo e consentendo quindi di fornire luce lasciando libero accesso alle attività manutentive ordinarie e straordinarie. L’impianto potrebbe montare luci LED integrate da luci IR (infrarosso) e/o luci HPS (incandescenza). L’impianto potrebbe montare anche un sistema d’irrigazione a pioggia integrando quello a scomparsa ordinario.
Altre integrazioni di matrice agronomica potrebbero essere introdotte nell’ambito della manutenzione ordinaria per migliorare la sanità ed il vigore del manto erboso, ma non mi addentro nella questione poiché troppo tecnica ed estesa.

IL BASTIONE: nuovo sistema di accesso e di interazione interno-esterno 
Il nuovo stadio deve dotarsi di un nuovo sistema di interazione esterno-interno, che vada nella direzione di una maggiore capacità di “osmosi” più orientata all’accoglienza che non al mero controllo accessi: non tanto una cancellata in stile carcerario bensì un bastione attraversabile, luminoso, trasparente, comunicativo e capiente di servizi al fruitore.

IL FOYER: prima di entrare in sala 
Il progetto prevede la rimozione della cancellata esterna e dei grandi ombrelli a favore di un sistema architettonico integrato attività di controllo – attività commerciale – attività di accoglienza e rappresentanza. Superata la “soglia”di ingresso, il fruitore si può ritrovare in uno rinnovato spazio di qualità, come un “foyer” teatrale, uno spazio cortile, protetto, accogliente e rappresentativo.

L'IMPATTO ACUSTICO
L’acustica ormai è una parte importante degli edifici destinati ad eventi pubblici, ed uno stadio, in particolare il Meazza, richiede una serie di analisi attente, in quanto si trova ormai all’interno di un contesto molto urbanizzato, ed il suo utilizzo sia come campi di calcio, sia come struttura per concerti estivi, provoca disagi anche ad aree poste ad una certa distanza. Scopo della nostra analisi acustica è stato quello di verificare quale fosse lo stato attuale di emissione del rumore dallo stadio verso l’esterno, e di progettare una serie di interventi in grado di ridurre tale emissione entro i limiti di legge.
Per ottimizzare la proposta di intervento si sono poi creati dei modelli matematici 3D con software dedicati per l’acustica, che, simulando il comportamento delle emissioni sonore, e tenendo conto delle distanze, degli ostacoli, della capacità fonoassorbente (o riflettente) degli oggetti lungo il cammino del segnale, riescono a determinare con precisione quali saranno i livelli sonori teorici presso i ricettori, permettendo quindi di verificare la rispondenza del segnale immissivo rispetto ai parametri di legge attualmente vigenti nelle aree specifiche. Si è analizzata attentamente anche la destinazione dello stadio ad arena per concerti, che, per quanto limitata nel numero di manifestazioni, ha sempre provocato un certo disagio verso i residenti; oltre ai sistemi di fonoattenuazione passiva già previsti sulle strutture perimetrali dello stadio, saranno avanzate alcune proposte di intervento sugli impianti audio e concordate strategie di contenimento con gli organizzatori ed i service incaricati dei concerti, in modo da trovare un giusto compromesso tra le necessità di avere un livello di riproduzione ottimale senza tuttavia incrementare eccessivamente i livelli sonori ai ricettori. I dati preliminari mostrano che sia possibile, con gli interventi previsti, fare rientrare i limiti di immissione presso i ricettori più vicini entro i valori stabiliti dalla Legge e dai regolamenti comunali, permettendo quindi in futuro la fruizione dello stadio in tutte le sue possibili varianti.

TEMPI DEL PROGETTO
Sia per i tempi che per i costi la cosa fondamentale che abbiamo fatto è stata quella di impostare una WBS / CBS di progetto. A tal proposito ci è stato di aiuto il progetto che è già stato di proposito pensato suddiviso in 2 macro aree che vedono all’interno i seguenti elementi su cui intervenire: 

STADIO 
1. Tribune / sky box 
2. Copertura 
3. Anello esterno 
AREA PUBBLICA ESTERNA 
1. Centro Commerciale 
2. Torri 
3. Ponte

Questi interventi, oltre a interessare aree differenti, sono tutti separati e indipendenti l'uno dall'altro. Ciò consente di intervenire in tempi diversi, sia in parallelo che in sequenza, se necessario. Gli interventi sullo stadio, limitati e distribuiti in diverse zone, possono procedere consentendo alle squadre di continuare a utilizzare la struttura in sicurezza. Per gestire i lavori di ristrutturazione dello stadio, si è pensato di pianificare le fasi di costruzione per minimizzare l'impatto sulle aree utilizzate durante le partite. Si prevede di impostare interventi su sezioni concluse, avviati e conclusi in tempi brevi, definiti e limitati. L'inizio dei lavori si concentrerà su sezioni distanti dal campo di gioco, intensificando le operazioni nei periodi di pausa tra le stagioni o durante le trasferte della squadra.

IPOTESI CROMATICHE
Lo stadio cambierà colore in basa alla squadra che giocherà: sarà rosso e nero quando giocherà il Milan, sarà invece nero e azzurro per l'Inter. 

IL PROGETTO URBANO
L’area sarà avvolta da ampie fasce alberate che inquadrano i nuovi parchi urbani e i giardini ampliati, intervenendo come «cuscinetti» rispetto ai quartieri limitrofi, isolandola, proteggendola e recuperando il contatto con il suolo circostante.
L’ingresso all’area commerciale e dei servizi avverrà con modalità e spazi ben distinti tra percorsi pedonali, aree di sosta e funzioni di esercizio (carico/scarico). Le aree pubbliche dovranno essere a mobilità controllata ove sarà permesso esclusivamente il transito di addetti, mezzi di soccorso e sarà istituita la zona 30.
Il primo presupposto della riqualificazione urbanistica e architettonica proposta è dunque quello di:
- realizzare un nuovo grande spazio pubblico lungo il margine di via Tesio, di collegamento tra i quartieri, caratterizzato da un vero e proprio parco attrezzato; 
- realizzare un nuovo sistema integrato di edifici a destinazione multipla, prospiciente il nuovo spazio denominato Piazza dei Tifosi, in direzione nord -sud, lungo il lato ovest dello Stadio Meazza, sviluppandone il potenziale di vera e propria «piazza urbana»; 
- favorire l’insediamento di spazi e attività terziarie, di servizio e commerciali capaci di qualificare l’area come una sorta di vero e proprio nuovo "landmark". 

La collocazione delle diverse funzioni ipotizzate all’interno dell’area secondo un duplice principio: di concentrazione, ponendole in vicinanza dello stadio, e di stratificazione, organizzandole negli spazi circostanti in direzione nord – sud. Il risultato che ne scaturisce è quello di un sistema complesso di organismi edilizi in grado di liberare aree a parco e a verde attrezzato per lo sport, rivolte verso i quartieri residenziali creando al contempo un nuovo spazio pubblico fortemente identitario verso lo stadio Meazza.