Il Sole 24 Ore: "Cosi il Milan cinese spiava i dipendenti e pedinava i giornalisti"

Il Sole 24 Ore: "Cosi il Milan cinese spiava i dipendenti e pedinava i giornalisti"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 23 dicembre 2018, 10:14News
di Salvatore Trovato

Nel voluminoso dossier che è stato presentato da Elliott nella causa al Tribunale del Lavoro contro Marco Fassone, viene alzato il velo su un sistema di spionaggio utilizzato nei confronti di dipendenti del club e alcuni giornalisti, quelli più critici verso la gestione cinese. Tutto inizia da un’attività di controllo delle voci di bilancio del nuovo Milan. Nel mese di luglio 2018 risultava anche un sollecito di fatture ancora inevase da parte della società Carpinvest, agenzia investigativa di Carpi. L’attività di controllo successiva ha portato a svelare le motivazioni delle spese per circa 80mila euro. Tra le note di pagamento, c’è una fattura ammessa a fronte dello svolgimento di attività investigative.

Ad essere conoscenza di questa attività erano Fassone e alcuni alti dirigenti del gruppo rossonero. Proprio l’ex a.d. nel mese di gennaio 2018 incontra i responsabili dell’agenzia investigativa e fa presente agli stessi la necessità di intervenire urgentemente al fine di evitare la continua fuga di notizie relative a dettagli economici e piani industriali della società sulla carta stampata. Ad essere spiati - con pedinamenti e appostamenti - erano 4 giornalisti di testate nazionali. Sui dipendenti di Casa Milan, invece, venivano utilizzati il digital forensic, cioè il recupero e l’indagine del materiale trovato nei dispositivi digitali.