Jashari, il Milan e il retroscena della "besa": una parola che vale più di un contratto

Retroscena de "La Gazzetta dello Sport" sul trasferimento di Ardon Jashari al Milan, che riferisce di un qualcosa che è più di una promessa fatta dal giocatore. Nello specifico si chiama "besa" e nella tradizione albanese rappresenta la parola data, l'onore personale e l'affidabilità di un individuo. Di fatto un vero e proprio punto fermo sull'integrità morale di una persona, una promessa che non può essere infranta.
Ancora oggi per molti albanesi, una stretta di mano vale di più di ogni contratto ed è ciò che ha fatto Jashari col Milan. Non a caso il centrocampista ha rifiutato con forza ogni altra destinazione che non fosse quella rossonera. E dopo una lunghissima telenovela si è arrivati finalmente al lieto fine. La parola è stata mantenuta e c'è anche la firma sul contratto.

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