La Gazzetta riprende le parole di Sgarbi: "San Siro non si tocca. È la legge"

La Gazzetta dello Sport riprende questa mattina le parole che Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, ha pronunciato ieri in merito alla questione San Siro, intitolando: "Sgarbi attacca: «San Siro non si tocca. È la legge»". Il critico d'arte si è pronunciato così in merito: "Il Meazza non si tocca e non lo dice Sgarbi ma è la legge. Sarebbe come buttare giù l’Eur a Roma, quindi è naturalmente vincolato perché il vincolo sarebbe automatico oltre i 70 anni, non si può buttare giù. Se serve un vincolo lo metterò.
Ma non occorre un vincolo per salvarlo, se mai servirebbe una decisione del ministero per dire abbattetelo e non arriverà mai". A fargli eco l'ex presidente rossonero, attuale proprietario del Monza, Silvio Berlusconi che ha detto: "Lo stadio dovrebbe essere tutelato e protetto; è parte della storia di Milano e della storia del calcio italiano. Abbatterlo significherebbe privare la città di un monumento, di un suo simbolo, di un suo elemento identificativo in Italia e nel mondo"

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