Nesta: “Il Milan di Berlusconi era rigido ma ti dava tutto. Dovevamo solo vincere, quando non succedeva ci guardavano male tutti”

Nesta: “Il Milan di Berlusconi era rigido ma ti dava tutto. Dovevamo solo vincere, quando non succedeva ci guardavano male tutti”
Oggi alle 17:20News
di Andrea La Manna

Nell'ultima puntata del podcast di Gianluca Galeazzi, BSMT, l'ospite Sandro Nesta ha parlato della grandezza del Milan di Berlusconi e Galliani, di come è stato accolto dalla società e dalla grandezza e professionalità che c'era all'interno di Milanello. 

Oggi si parla tanto di mentalità, la senti quella cosa lì? "Ma certo, ma sai chi te la da quella roba li, la società. Quando la società è seria che ha le idee chiare, è rigida ma poi ti da tutto. Il mio Milan di Berlusconi e Galliani, io quando sono arrivato mi hanno fatto scegliere qualsiasi casa e me l'hanno pagata. Noi già guadagnavamo già tanti soldi e l'affitto ce lo potevamo pagare da soli, ma no, l'affitto di casa, l'elettricità, tutti i mobili che volevo, la macchina... loro dicevano che non dovevo avere pensieri, devi pensare solo a vincere quindi tutte le energie devi usarle per allenarti e vincere le partite, a tutto il resto ci pensiamo noi. Però se sbagliavi ti asfaltavano eh, non è che dicevi vabbè non è successo niente".

Cosa succedeva se le cose non andavano bene? "Ma se pareggiavamo in casa... ti faccio un esempio: con l'Empoli, neanche i giardinieri ti guardavano o ti guardavo male, sai perche? Perchè avevano il premio anche i giardinieri, a fine anno se vincevi qualcosa era stipendio doppio per tutti, a prescindere dal ruolo che avevi in società, giardinieri, camerieri.... perciò quando non vincevi ti iniziavo a guardare un po' malino (ride ndr.). Però noi quando vincevamo facevamo le buste, c'era l'addetto cameriere che passava e distribuiva. Le facevamo noi giocatori. Ad esempio se vincevamo la Champions la società faceva stipendio doppio, ma pure noi facevamo le buste. Noi prendevamo il premio e lo condividiamo, anche perchè per noi non era magari tanto, ma per loro erano certe sassate! (Ride ndr). La squadra è tutta. Noi arrivavamo magari alle 4 di notte a Milanello che dovevamo mangiare perchè dovevamo recuperare, e c'era il cameriere che sorrideva. Ma tu dimmi in quale altro posto che un cameriere era sveglio alle 4 di notte per farti la cena, ti mandava a quel paese. A Milanello no, tutti andavano nella stessa direzione".