Pagni: "Derby amaro: i milanisti rivivono ormai da dieci anni 'il giorno della marmotta'"

Pagni: "Derby amaro: i milanisti rivivono ormai da dieci anni 'il giorno della marmotta'"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 10 febbraio 2020, 17:12News
di Gianluigi Torre
fonte di Luca Pagni per bollettinomilan.wordpress.com

Prima o poi il vento fara’ il suo giro e il Milan tornera’ a vincere. Non solo il derby. Tornera’ a essere quella squadra che, per qualche stagione, e’ stata la piu’ titolata del mondo. Ma quel giorno e’ ancora al di la’ da venire. Perche’ il Milan “bifronte” che ha appena perso la stracittadina (perfetta macchina da calcio nel primo tempo, carta velina nel secondo) la dice lunga su quanto sia ancora lontano quel giorno. E i progetti di Elliott si concentrano piu’ che altro su una squadra che riesca ad arrivare in Champions in un paio di anni, ma non oltre. Una gestione tipo Arsenal o United degli americani, ma non oltre.

SE IBRAHIMOVIC NON BASTA

Ma di questo ci sara’ modo di riparlarne. Il Bollettino, per quanto nelle sue possibilita’, vuole ora occuparsi di lenire le delusioni dei tifosi rossoneri. Che sono molte dopo ieri sera. Perche’ se non basta nemmeno chiudere il primo tempo sopra di due reti, con l’Inter che non ha visto ma la palla, se nemmeno la partita perfetta a centrocampo, con tutte le linee di passaggio perfettamente chiuse, se nemmeno Ibrahimovic che surclassa i centraloni nerazzurri è sufficiente, vuole dire che questo Milan e’ condannato a un altro campionato dove l’obiettivo massimo non puo’ che essere l’Europa League.

In realta’, non e’ un problema soltanto di quest’anno. E’ da un decennio ormai che il milanisti rivivono ogni stagione come se fosse il giorno della marmotta. E ci riferiamo al film in cui il protagonista rivive sempre lo stesso giorno, puo’ cambiarne la sceneggiatura, lo spartito e il sotto finale, ma il tutto si risolvera’ risvegliandosi sempre come fosse il mattino prima.

IL MILAN DEI PAPERETTI NON DIVENTA CIGNO

Cosi’ il Milan ricomincia ogni stagione con aspettative di crescita, con una serie di nomi nuovi che vengono presentati come anatroccoli sempre sul punto di diventare possibili cigni ma che rimangono paperetti. Al massimo, qualche volo d’anatra durante la stagione. Ma al momento di spiccare la grande traversata, ritornano goffamente a terra.

E’ capitato anche ieri sera. Un secondo tempo tra l’imbarazzante e l’inesistente ha fatto rientrare in partita una squadra annichilita dai suoi stessi limiti nel primo tempo, reduce da una serie di risultati negativi. Ma che andra’ a vincere lo scudetto perche’ come quello del 2000 di zaccheroniana memoria nessuno lo vuole vincere. E in un campionato di ciapano’, la determinazione, la fisicita’ e la tenuta dei giocatori interisti, unita al determinismo nevrotico di Antono Conte possono portare al titolo. Un campionato che potrebbe decollare non appena Eriksen – unico giocatore da Champions della rosa con De Vrji e Handanovic – entrera’ in forma.

QUANDO CONQUISTEREMO LA BELLA ANDIE…

Per il Milan, invece, il ripetersi in loop della marmotta significa che ora ci sara’ la sbandata (si rischia un’altra imbarcata con la Juve), ci vorra’ qualche partita per recuperare la fiducia, magari un tentativo di rimonta, ma il sogno Champions che era alla portata all’intervallo, con 10 punti di distacco ora necessita di un miracolo perche’ si avveri (in realta’ 11 perche’ sara’ impossibile ribaltare il 5 a 0 dell’andata contro l’Atalanta).

I tifosi del Milan rivivranno cosi’ la marmotta, ma alla fine non conquisteranno nemmeno la bella Andie. Perche’ se cosi’ fosse vorrebbe dire che hanno ripreso in mano il lodo destino. Ma perche’ avvenga, occorrerebbe una societa’ stabile, che vuole restare per anni, senza una data di scadenza, non con l’idea di vendere al miglior offerente, una volta ottenuto il via libera dello stadio e riportato il Milan in Europa. Il fondo Elliott va bene per ricostruire le macerie berlusconiane, ma una casa solida non e’ detto che finisca nelle riviste di architettura.

MA IL VENTO FARA’ IL SUO GIRO….

Il Bollettino aveva detto che voleva lenire le ferite, ma qualcuno potrebbe accusarlo si essere stato ben poco consolatorio. Crediamo che per superare la sindrome della marmotta bisogna essere realisti, abbandonare il tifo senza se e senza ma. E prepararsi ad altre giornate di questo tipo. Vediamo invece, sui social, troppe giustificazioni, sforuna, due centimetri di fuorigioco…

Anche il Bollettino qualche settimana fa aveva detto che il Milan avrebbe potuto dire la sua. Perche’ Come Bill Murray abbiamo creduto che conoscendo in anticipo tutti gli errori sarebbe stato possibile rimediare e cambiare il corso degli eventi. Lo credevano anche Boban e Maldini e anche Pioli. Non e’ cosi: il vento fara’ il suo giro e il Milan riprendera’ il suo posto. Ma sul trono, al momento, c’e sempre la marmotta….

Post Scriptum

Dite la verita’: quanto di voi erano tranquill, nonostante il risultato, il gioco e quanto visto sul campo nel primo tempo?