Pioli discute a fine partita con il suo staff, ma non c'è nessun caso particolare: il racconto dell'episodio
Ha fatto il giro dei social e delle tante chat dei tifosi il video di uno Stefano Pioli che, al fischio finale di Milan-PSG di ieri sera, è evidentemente infastidito nei confronti di alcuni membri del suo staff (Luciano Vulcano e Alberto Marangon) che lo hanno cercato per festeggiare l'importantissima vittoria contro i parigini.
Una reazione che a primo impatto stona con il contesto, ma che va ricondotta alla normale casistica della "scarica" di adrenalina: gli ultimi minuti sono stati particolarmente intensi, con l'arbitro che ha aggiungo un minuto di recupero addizionale ai 7 già precedentemente comunicati e con Kang-In Lee che ha preso un palo piuttosto clamoroso. Mister Pioli, evidentemente in trance agonistica anche dopo il fischio finale, si rivolge ai collaboratori con un "Lasciatemi stare ragazzi".
L'episodio è rimasto circoscritto a quel frangente, con il mister che ha avuto semplicemente una reazione umana e fisiologica dopo i minuti finali pieni di stress. Il post partita, davanti alle telecamere e nello spogliatoio, è stato infatti assolutamente sereno e con il clima giusto: soddisfazione e felicità, ma con la piena consapevolezza di doversi rimettere subito al lavoro per sfruttare la positività del momento dopo la vittoria in Champions.
Lo ha detto Pioli stesso in conferenza commentando la decisione di non far cantare più l'ormai canonico "Pioli is on fire": "È stata una scelta condivisa con i miei dirigenti. Dobbiamo trovare nuovi stimoli, ricordando ciò che abbiamo vissuto, ma trovando nuovi stimoli".
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