Pisati: "Oggi è tempo di salutare. Non è stato facile. Mi ha tolto il sonno. Ma lo faccio per crescere"

Samuele Pisati, dieci anni in rossonero, lascia il Milan a parametro zero. Quest’estate il classe 2009 passa al Como, ma non prima di aver salutato ambiente e tifosi. Queste le sue parole di commiato su Instagram:
“Ci sono scelte che ti strappano un pezzo di cuore e ti lasciano davanti a un bivio dove nessuna via sembra giusta. Ma sono proprio quelle che ti fanno crescere. Oggi è uno di quei giorni. In cui le parole sembrano troppo piccole per ciò che sento dentro. Ma ci provo.
Sono arrivato al Milan da bambino: occhi pieni di sogni, ginocchia sbucciate, zaino carico di speranze. Appena entrato al Vismara, ho capito che quel posto aveva qualcosa di magico. Ho vissuto 10 anni con questa maglia. Anni veri, fatti di pioggia, fatica, delusioni, gioie enormi.
Il primo allenamento? Gambe che tremano, cuore a mille. Al primo tocco, ho capito: questo è il mio posto. Poi viaggi, notti lontano da casa, compagni diventati fratelli. Abbracci, lacrime, gol, cadute, risalite. Serate a guardare San Siro vuoto e pensare: “Quando toccherà a me?” Perché quel sogno lo porterò sempre dentro.
Oggi è tempo di salutare. Non è stato facile. Mi ha tolto il sonno. Ma lo faccio per crescere, per nuove sfide, per trovare nuovi orizzonti. Il Milan non è solo una squadra. È casa, rifugio, scuola di vita. E anche se da domani indosserò un’altra maglia, nel mio cuore ci sarà sempre una parte rossonera.
Grazie a chi ha vissuto questo viaggio con me. A tutti gli allenatori che hanno creduto in me. Non sarò mai abbastanza grato per l’amore ricevuto. Al Milan auguro il meglio. Sempre. Il tempo e la distanza non spezzeranno mai questo legame. E mi porterò dentro tutto. Ma un’immagine non se ne andrà mai: l’ultimo piede messo in campo con voi. L’ultimo passo. L’ultimo respiro prima del fischio. Allo Stirpe, due finali scudetto, due anni di fila. Sempre lì. Sempre insieme. A un passo dal sogno.
Eppure, in mezzo al silenzio e alle lacrime, abbiamo capito che anche perdere fa crescere. Perché guardarci negli occhi in quel momento ci ha resi veri. Una vittoria che non finirà mai in una coppa, ma vivrà per sempre dentro di noi. Una volta rossonero, per sempre rossonero. Con le lacrime agli occhi, grazie di tutto".

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