Sala: "San Siro non lo vuole più nessuno, sono amareggiato"

Sala: "San Siro non lo vuole più nessuno, sono amareggiato"MilanNews.it
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martedì 28 febbraio 2023, 11:39News
di Enrico Ferrazzi

Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha fatto il punto sulla questione stadio dopo l'incontro di questa mattina con Milan ed Inter

"Antonello vi ha detto più o meno tutto, quindi ripeto un po’ quello che vi ha detto lui. Fondamentalmente rimane viva l’ipotesi di un unico stadio per le due squadre, ma il Milan oggi ha ufficialmente annunciato che sta guardando con interesse una nuova area che è quella della Maura e che quindi la sto guardando come iniziativa del solo Milan.

È rimasto sorpreso?

"Non sorpreso perché era giù uscita un po’ sui media. Quindi non sorpreso però appunto, proprio perché ero nella scomoda situazione di leggere da voi le notizie ma non avere comunicazione ufficiale, li ho convocati per questo motivo" 

Ora il processo per l’autorizzazione dell’ipotesi base, quindi lo stadio vicino l’attuale Meazza, va avanti ma ho chiesto allora in due o tre settimane, di o rispondere alla nostra richiesta che è quella appunto di rivedere il piano economico finanziario o dirci invece che abbandonano quest’ipotesi. Quindi per due o tre settimane adesso saremo fermi in attesa che il Milan sciolga il dubbio. L’Inter come ha già detto, mi ha comunicato che stanno guardando un’altra area, mi dicono fuori Milano, veramente non mi hanno neanche accennato dov’è perché hanno un accordo di riservatezza. È chiaro che ne viene fuori una cosa molto evidente, che il vecchio San Siro non lo vuole più nessuno quindi sarà un problema in più per il Comune, però un passo alla volta, aspettiamo queste 2 o 3 settimane e vediamo il Milan cosa dice". 

È amareggiato?

"Io sono amareggiato da Sindaco, da cittadino, da tifoso, però chiaro che ormai era una cosa che avevamo ampiamente capito. Detto ciò ripeto, sarà un problema in più per noi. Quello che ho sempre detto è che il nuovo stadio se fatto nelle immediate vicinanze di San Siro, non poteva permettere l’esistenza di San Siro, perché avremmo portato 200 giorni di eventi e quindi per i cittadini di quell’area sarebbe stato un disastro. Se lo facessero a La Maura, il discorso cambia, saremmo costretti a trovare una destinazione per San Siro, non facile ma ci lavoreremmo".

Ha un’idea di come poi valorizzare in questo caso lo stadio di San Siro?

"Lo stadio di San Siro non può rientrare negli interessi strutturali del comune, l’unica possibilità è aprire a operatori che ne vogliono fare un utilizzo per eventi, concerti, ecc… però ovviamente degli interessati ci potrebbero anche essere.

Per quanto riguarda l’Inter, lei stesso ha detto che hanno manifestato l’intenzione di costruire eventualmente lo stadio fuori dal comune di  Milano, lei aveva detto invece che avrebbe desiderato rimanesse dentro.

Io continuo a desiderarlo, però non è che posso… cioè quello che dice oggi l’Inter è che altre aree nel comune di Milano non le vedono, ma in effetti se facciamo mente locale a tutte le aree di cui si è parlato in questo lungo periodo, il piano A era in l’area di San Siro stessa, poi di Sesto San Giovanni, poi di San Donato e poi è uscita l’ipotesi della Maura. Se in tutto questo tempo non è uscita un’altra ipotesi su Milano è perché non c’è evidentemente… L’ipotesi Maura è delicata perché sta nell’ambito del Parco Sud, però siccome il Milan mi ha anche detto che l’intenzione prioritaria sarebbe quella di fare uno stadio e probabilmente di portarci anche il Vismara, cioè quindi la parte dedicata a giovani e donne, magari è una soluzione che può anche funzionare e che potrebbe anche piacere". 

San Siro sarebbe troppo caro per una sola squadra?

"No, assolutamente, questo non credo, anzi… Il problema non è il costo ma sono i ricavi, per cui le squadre, a San Siro ritengono di non poter realizzare i ricavi di cui hanno bisogno. Ma troppo caro no, anzi ormai San Siro a livello di libri vale talmente poco che il comune potrebbe cederlo a una delle due squadre a un prezzo veramente quasi stracciato.

Ma si può dire, che la proprietà dell’Inter non desse abbastanza garanzie ne al comune ne al Milan, che anche per questo avrebbe deciso di staccarsi?

Questo dovete chiederlo al Milan, io non credo si possano fare illazioni su quella che è la situazione delle proprietà da una parte e dall’altra. Evidentemente il Milan nell’ipotesi di andare da solo, vuole sganciarsi e vuole sganciare i suoi destini dall’Inter". 

Ma dal punto di vista vostro, comunale, non avete mai avuto nessun dubbio?

"No, non abbiamo dubbio, evidentemente, le proprietà delle squadre di calcio oggi sono transitorie, questo è abbastanza evidente, però, nel momento in cui un contratto è firmato è anche il momento in cui si farebbero le verifiche".

Da Sindaco, dopo 4 anni di lavoro insieme a due società, dopo che sono stati spesi anche dei soldi pubblici per il dibattito pubblico. Qual è la reazione di fronte a questa comunicazione ufficiale che porta in tutt’altra direzione?

"È chiaro che ,ripeto, io avrei preferito, oppure preferisco perché non è un processo chiuso, continuare sul lavoro fatto, però se questa è l’intenzione…"