San Siro, spunta una delibera del 2000 che definisce lo stadio come bene non vendibile

In queste ore alla saga di San Siro, che si protrae ormai da anni e che ancora sembra ben lontana dalla sua risoluzione, si è aggiunto un nuovo sorprendente capitolo che va a remare contro la possibilità di Milan e Inter di comprare l'area di San Siro e ristrutturarla. Nello specifico, secondo quanto riferisce il quotidiano La Verità questa mattina, l'impianto rossonero potrebbe non essere vendibile, andando a rendere vano il lavoro degli ultimi mesi del Sindaco Sala e delle società che erano a un passo dalla delibera in Consiglio (rallenatata anche dall'inchiesta sui cantieri che ha colpito la città di Milano).
Tutto scaturisce da una delibera del 16 giugno 2000 della Giunta Comunale che definisce San Siro come bene pubblico e facente parte del patrimonio indisponibile del Comune di Milano. Questo documento, che è ancora in vigore, in altre parole stabilisce che lo stadio può essere concesso in uso ma non venduto, se non cessano le funzioni sportive o se non è garantita la sua funzione pubblica. La delibera di vendita per l'impianto al momento trova ostacoli anche politici: servono 25 voti positivi per farla approvare con la maggioranza che dei 31 che dovrebbe avere ne ha persi 7 per consiglieri contrari.

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