Testa e atteggiamento giusti, Allegri è soddisfatto ma guai ad esaltarsi: presto inizieranno le partite vere

Testa e atteggiamento giusti, Allegri è soddisfatto ma guai ad esaltarsi: presto inizieranno le partite vereMilanNews.it
Ieri alle 16:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Le amichevoli estive contano poco, quindi guai ad esaltarsi troppo, ma è innegabile che quello che sta tornando in Italia dopo la tournée tra Singapore, Hong Kong e Australia è un Massimiliano Allegri assolutamente soddisfatto per quello che ha visto sia negli allenamenti che in campo dove sono arrivate due vittorie (Liverpool e Perth Glory) e una sconfitta (Arsenal) nelle tre amichevoli disputate. 

ATTEGGIAMENTO GIUSTO - In queste partite estive, più che il risultato, conta l'atteggiamento e i rossoneri hanno avuto quello giusto: "Sono soddisfatto soprattutto per l’atteggiamento della squadra. Questo è un gruppo dove ci sono giocatori di grande valore e nel calcio ci stanno delle annate dove non tutto ti va bene. Il loro valore, però, i calciatori non lo perdono se un anno le cose non vanno come uno spera. I ragazzi hanno ripreso facendo un buon lavoro e sono molto contento" le parole di Allegri ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Guai però ad esaltarsi perchè tra poco iniziano le partite vere, a partire da quella del 17 agosto contro il Bari a San Siro valida per i 32esimi di Coppa Italia: "Adesso serve aumentare la tensione a livello mentale perché presto inizieranno le partite vere. La prima da dentro o fuori sarà quella di Coppa Italia contro il Bari e poi una settimana dopo ci sarà l’esordio in campionato. Dovremo farci trovare pronti”. 

MOMENTI DIFFICILI - Allegri ha poi continuato: "Bisogna fare sempre un passo alla volta, pensare di partita in partita, di giorno in giorno. Dobbiamo lavorare serenamente e con grande equilibrio. Senza esaltarsi quando le cose vanno bene perché nell’arco di una stagione ci saranno sicuramente momenti di difficoltà”. E cosa fare quando ci saranno questi momenti difficili? Il tecnico milanista ha le idee chiare anche su questo: "Nel calcio, quando ci sono i periodi difficili, bisogna essere bravi a non farsi trascinare nella depressione o nell’autolesionismo. L’ho già detto e lo ripeto: i giocatori bravi i loro valori li hanno a giugno, a dicembre e anche il giugno successivo. Quelli scarsi, invece, sono scarsi a giugno, a dicembre e pure sei mesi dopo. Quindi a livello mentale bisogna essere bravi a mantenere l’equilibrio e a tenere ben presente che il campionato è una crociera di trentotto partite dove dobbiamo viaggiare sempre alla stessa velocità per ottenere determinati risultati”.