TMW - Dal "quando torno sistemo tutto" alla fumata nera: la cronistoria del lungo addio di Kessie al Milan

TMW - Dal "quando torno sistemo tutto" alla fumata nera: la cronistoria del lungo addio di Kessie al MilanMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
martedì 22 marzo 2022, 21:51News
di Enrico Ferrazzi
fonte di Simone Bernabei per tuttomercatoweb.com

Franck Kessie, in attesa della fine della stagione, ha già virtualmente salutato il Milan per sposare, a zero, la causa del nuovo Barcellona di Xavi. Un addio lento, lungo e doloroso, un po' come successo con Donnarumma e Calhanoglu nel recente passato. E dire che i rossoneri, a più riprese, avevano provato a blindare il Presidente già da quando il portiere e il turco erano giocatori del Milan.

I primi approcci e l'ottimismo
Era fine 2020 quando il Milan avviò la trattativa per il rinnovo di Kessie. "Ci siamo già mossi e ci stiamo lavorando", annunciò a marzo 2021 Paolo Maldini. Le distanze economiche sono sembrate fin da subito evidenti, ma i margini parevano esserci. Il Milan arrivava a 4, l'ivoriano ne chiedeva 6 con i bonus. "Solo un colpo di Stato può mandar via il Presidente dal Milan", scherzò il suo agente a inizio luglio. Pochi giorni dopo la conferma del diretto interessato, dall'Olimpiade di Tokyo: "Voglio restare per sempre. Rinnovo? Quando torno sistemo tutto".

I primi screzi
In estate le parti ebbero nuovi contatti, ma dai quali uscì la famosa fumata grigia. Col giocatore che alzò le proprie richieste, probabilmente sostenuto anche da promesse di proposte maggiori provenienti dall'estero. Un cambio di rotta che non piacque particolarmente al Milan, tanto che Maldini spifferò a fine agosto: "Futuro Kessiè? Dobbiamo fare ciò che è sostenibile". Il presidente Scaroni faceva da contraltare parlando di "cauto ottimismo sul rinnovo", ma già a fine settembre sembrava oramai chiaro come la strada fosse sempre più in salita.

La distanza incolmabile, i corteggiamenti e il sì al Barça
Ad ottobre l'agente Atangana parlava di "calciatore importante per il quale serve contratto all'altezza", a novembre prima di Milan-Porto Maldini ammetteva: "Ci incontreremo per l'ennesima volta, poi decideremo in serenità". A gennaio ci furono poi tentativi di diverse squadre, fra cui PSG e Tottenham, ma il giocatore restò a Milanello. Il resto è storia più o meno recente, col rapporto oramai logoro fra le parti e la definitiva fumata nera, il rendimento di Kessie che in parte ha risentito della situazione sul campo e i contatti sempre più frequenti col Barcellona. Fino all'accordo, alle visite e alla firma sul precontratto delle scorse ore.