A Roma si è rotto il vaso e i cocci sono tanti. E domenica non si potrà sbagliare

A Roma si è rotto il vaso e i cocci sono tanti. E domenica non si potrà sbagliareMilanNews.it
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giovedì 10 maggio 2018, 15:11Primo Piano
di Pietro Mazzara

Quando ci sono delle differenze, eccole che nel momento decisivo vengono fuori. IL Milan esce con le ossa rotte dalla finale di coppa Italia con quattro sberle prese da una Juventus che ringrazia gli errori da film horror di Donnarumma, che hanno indirizzato pesantemente la partita. Le differenze tra Milan e Juventus ci sono state nel momento in cui una squadra ha dovuto azzannare l’altra. E i bianconeri, non appena hanno fiutato che la squadra di Gattuso si stava contraendo, ha messo le tende nella metà campo milanista, alzando la pressione e facendo ostruzionismo sulle linee di passaggio tipiche della manovra milanista.

COPIONE GIA’ VISTO  -  Il Milan è partito meglio rispetto alla Juventus, ha avuto con Cutrone l’occasione per sbloccare la gara, ma Patrick non ha angolato bene la palla di ritorno avuta da Calhanoglu. Poi, dopo altri due tiri di Bonaventura, la squadra di Allegri ha deciso che era tempo di prendere possesso della gara e seppur in maniera non entusiasmante, ha messo il Milan nelle condizioni di dover pensare a difendere. Un copione già visto in altre circostanze, perché se non fai male nelle poche occasioni che ti vengono concesse, prima o poi la paghi.

ERRORI FATALI -  Si vince e si perde di squadra, è vero. Ma sono quattro errori dei singoli a indirizzare la partita. Il primo è quello di Romagnoli su Benatia, con il difensore rossonero che perde la marcatura sul marocchino. Poi arriva il Donnarumma Horror Show, con due papere decisive sui gol di Douglas Costa e Benatia. Entrambi increduli nel momento in cui il pallone è entrato in rete. Il quarto errore è quello di Kalinic, che anticipa Gigio su angolo di Pjanic e regala il poker alla Juve.

E ADESSO? -  Purtroppo, Gattuso dovrà rimettere in piedi tutta la squadra. In conferenza aveva parlato di cocci da mettere insieme, il problema è che all’Olimpico si è rotto tutto il vaso. Già da oggi sarà importante focalizzarsi sull’Atalanta e non arrivare a Bergamo in una condizione psicologica che rischia di affossare tutto quello che è stato fatto fino ad ora. E in estate serviranno giocatori importanti, perché la speranza è che gli sberloni presi all’Olimpico invoglino la proprietà a fare investimenti su calciatori che facciano la differenza. Altrimenti gli altri vinceranno e il Milan resterà a guardare.