Baka-bis deludente, in questo Milan le minestre riscaldate non funzionano

Come spesso accade nel mondo del calcio, anche questa "minestra riscaldata" non ha avuto un lieto fine. Il Baka-bis, tornato al Milan dopo la parentesi della stagione 18/19 in cui tanto bene aveva fatto con Rino Gattuso, è stato sicuramente deludente. Senza particolari colpe, va preso atto di come il francese sia un corpo estraneo all'idea di calcio di mister Pioli. Lo abbiamo visto lo scorso anno, in cui è stato utilizzato con il contagocce e solo in caso di estrema necessità: 18 presenze in tutte le competizioni per un totale di 607 minuti giocati.
EXPLOIT - Eppure le premesse potevano sembrare incoraggianti: il miglior Bakayoko visto negli anni, dopo la straordinaria versione "piovra acchiappa palloni" che tutta Europa ha ammirato a Monaco, è stato quello rossonero nel centrocampo a due di Gattuso nella stagione 18/19. Anche lì ad onor del vero la partenza non fu entusiasmante, ma dopo aver messo da parte qualche incompresione con Rino il francese è diventato un perno di quel Milan, che fra tante difficoltà sfiorò la qualificazione in Champions League. Tiemoue, in coppia con Kessie nel 442 del tecnico calabrese, era una vera e propria diga. Giganteggiava sfruttando ogni centimetro e muscolo che Madre Natura gli ha messo a disposizione, ed era sorprendentemente utile anche nelle transizioni offensive, scoprendosi efficace anche nel dribbling. Un vero e proprio exploit dopo le difficoltà riscontrate in Inghilterra in seguito al suo passaggio al Chelsea, a Milano il giocatore sembrava essere tornato a livelli molto alti, in una squadra molto diversa rispetto a quella odierna.
DIFFERENZE - Differenze non solo nell'organico e nella qualità dei singoli, ma prima di tutto nel modo di intendere il gioco e la partita. La squadra che ha plasmato Pioli sulle sue idee è una macchina da pressing, che accetta l'uno contro uno in ogni situazione e che ha tutt'altri ritmi rispetto a quelli che Gattuso, costretto anche da alcune criticità nella costruzione della rosa, adottava. E quando un calciatore non riesce ad adattarsi in un determinato contesto allora escono fuori tutti i suoi limiti, anche in modo ingeneroso. Bakayoko non è un calciatore scarso, è semplicemente non compatibile con il modo di giocare di questo Milan: Pioli l'ha fatto capire ancora una volta accantonandolo anche nel pre campionato di quest'estate.
Il Milan, insieme al Chelsea e agli agenti del calciatore, è al lavoro per trovare la miglior soluzione possibile per tutti, che a questo punto non può che essere una: Bakayoko deve lasciare i colori rossoneri e cercare una squadra che punti decisamente su di lui. Al momento è noto l'interesse di Nottingham Forest e Galatasaray, nei prossimi giorni la situazione andrà a delinearsi in modo più chiaro.
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