Calhanoglu, la cura Gattuso ha funzionato: il dottor Rino può ora concentrarsi su Suso

Due giocatori, stesso ruolo (o quasi), stati d'animo decisamente opposti. Da una parte Calhaboglu, ringalluzzito dal gol (bello, spettacolare) realizzato con l'Atalanta, dall'altra Suso, triste e involuto, quasi mai in partita a Bergamo. Ma c'è un fattore che li accomuna: la fiducia incondizionata del loro allenatore, quel Gattuso che per i suoi calciatori non esiterebbe a buttarsi nel fuoco (parole sue).
RITROVATO - L'affetto e la perseveranza di Rino hanno fatto bene a Calha. Il tecnico, alla fine, ha avuto ragione, anche se un altro paio di prove non guasterebbero certo. C'è da dire, però, che il turco, già nelle precedenti partite, aveva dato precisi segnali di risveglio. Il Milan si augura di aver recuperato definitivamente Hakan, così da avere una valida risorsa in più per il rush finale della stagione.
FIDUCIA - Ora Gattuso potrà dedicarsi a Suso. Nel caso dello spagnolo, gli acciacchi fisici hanno avuto un peso specifico non indifferente. Ma adesso il giocatore sta bene e ha solo bisogno di ritrovare sé stesso, le sue giocate, il suo calcio. Jesus non rischia certo il posto, anche perché le alternative non hanno mai convinto del tutto, ma è chiaro che il Milan (e lo stesso Rino) si aspetta qualcosa in più.

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