Cambiando i fattori il risultato non muta: l’operazione rossonera funziona

Cambiando i fattori il risultato non muta: l’operazione rossonera funzionaMilanNews.it
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venerdì 11 dicembre 2020, 19:45Primo Piano
di Pietro Andrigo

Una delle prime regole matematiche imparate sui banchi di scuola è una sorta di filastrocca numerica impossibile da dimenticare che recita che 'Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia’. Arcaica all’apparenza ma semplice nella pratica, questo dettame insegna che l’obiettivo viene sempre raggiunto se vengono utilizzati gli stessi fattori anche se dovesse cambiare l’ordine in cui vengono posti. Questa regola numerica può essere applicata anche all’ambito calcistico rivedendola in alcuni dettagli. Il celebre turnover, infatti, cambia alcuni fattori della squadra schierata ma se i giocatori scelti hanno metabolizzato gli schemi dell’allenatore e utilizzano la stessa determinazione dei titolari allora il risultato che viene raggiunto è lo stesso: la vittoria. Il Milan rimaneggiato visto contro lo Sparta Praga, in questo senso, ne è la dimostrazione: una squadra rivoluzionata e priva di molti titolari ha ottenuto la vittoria perchè capace di riproporre lo stesso atteggiamento tattico recentemente visto sia in campionato che in Europa.

I NUOVI FATTORI - Tra infortuni e alternanze, il Milan ha cambiato più volte alcuni giocatori nel corso della stagione. Nella gara con lo Sparta Praga però è arrivata una vera e propria rivoluzione: rispetto alla gara con la Sampdoria, infatti, sono stati dieci i cambi rispetto ai titolari di Genova. Nonostante l’avversario non fosse proibitivo non era assolutamente scontato che tanti nuovi giocatori potessero ottenere un successo. Tra esordienti, gregari e volti noti, per molti dei rossoneri in campo era la prima volta che disputavano una partita insieme e la buona prestazione offerta è un ottimo segnale per Pioli. La vittoria, infatti, certifica che gli studenti rossoneri hanno imparato la formula dell’insegnante emiliano: seguendo il solito 4-2-3-1, i giocatori del Milan hanno capito come raggiungere il risultato tramite rapidità e un’intensità di gioco ben visibile. L’identità è uno dei fattori più importanti per una squadra che vuole crescere: quella del Milan, sin qui, è stata chiara e definita.

LO STESSO RISULTATO - Osare, si sa, è rischioso ma solo chi rischia scopre la ragione. In una situazione favorevole e con la qualificazione già in tasca, Stefano Pioli ha avuto il coraggio di proporre una formazione di seconde linee con l’aspirazione di provare a ottenere il primo posto del girone con la consapevolezza che non dipendeva solo dalla sua squadra. Fortunato per la sconfitta del Lille e meritevole per la prestazione offerta, il Milan ha raggiunto l’obiettivo prefissato e ha dimostrato di essere una squadra matura e affamata. La formazione rimaneggiata in campo a Praga  composta da fattori esordienti o gregari della rosa rossonera ha ottenuto lo stesso risultato della squadra titolare: la vittoria. Matematica e calcio sono così lontani e così vicini: se un’operazione si fa con concentrazione si può arrivare al risultato tramite procedimenti diversi. Se una partita si affronta con impegno e determinazione si può vincere nonostante giocatori diversi. Il Milan lo ha dimostrato.