CorSera - Milan, l’Ibra-dipendenza valore aggiunto ma anche limite: Zlatan da solo non basta

Non c’è Milan senza Ibrahimovic. Non è una convinzione, ma una solida certezza. Come riporta il Corriere della Sera, l’effetto Ibra esiste (eccome!), ma ha un effetto collaterale altrettanto forte che si chiama “Ibra-dipendenza”. In altre parole: quando Zlatan non c’è (come contro il Verona) o quando cala fisicamente, il Milan si trova senza alternative.
ZERO PERSONALITA’ - Ma il solo Ibrahimovic non può bastato. Era evidente fin dall’inizio che il ritorno dello svedese avrebbe dato una mano ma non avrebbe risolto tutti i problemi di una squadra povera di qualità e personalità. Basta guardare i risultati ottenuti contro le prime cinque della classe: solo sconfitte. I rossoneri - con o senza Ibra - oltre una certa altezza i rossoneri svaniscono. Sempre e comunque.
ALTERNATIVA - Insomma, Zlatan maschera i problemi. O meglio, riesce a risolverne alcuni con la sua classe e la sua leadership. Ma, come detto, non può fare tutto da solo. A Pioli il compito di trovare una valida alternativa. Perché l’Ibra-dipendenza è un valore aggiunto ma allo stesso tempo il tallone d’Achille del Milan.

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