Cosa intendeva dire Scaroni con "faremo qualche cessione": chi venderà il Milan?

Cosa intendeva dire Scaroni con "faremo qualche cessione": chi venderà il Milan?MilanNews.it
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domenica 11 giugno 2023, 16:00Primo Piano
di Antonello Gioia

Nella giornata di ieri, si è discusso moltissimo sulle parole del presidente Paolo Scaroni, il quale, in un'intervista al Corriere della Sera, ha spiegato meglio la decisione di licenziare Paolo Maldini e di congedare Ricky Massara, affidando tutta l'area sport ad un gruppo di lavoro capitanato dalla triade Furlani-Moncada-Pioli; in particolare, il numero 1 rossonero ha fornito qualche linea guida su quello che saranno le prossime mosse del Club, partendo da alcuni dettagli relativi al calciomercato in corso.



Capitolo calciomercato
"Intanto - ha spiegato Scaroni al Corriere della Sera - ricordo che in quattro anni abbiamo investito più degli altri (200 milioni), qualcuno dirà non sempre bene, ma i nostri azionisti ci hanno consentito di fare una squadra forte e continueremo insieme su questa strada. Credo che dovremo fare qualche cessione, e concludere qualche acquisto importante: siamo ambiziosi". Tali parole, soprattutto l'ultima frase, hanno un po' spaventato i tifosi milanisti, preoccupati dalle reazioni social dei calciatori per l'addio di Maldini come se fossero preludio a un fuggi fuggi generale dai campi di Milanello.

Chi potrebbe essere ceduto
Questo non accadrà, almeno nelle intenzioni del Club. Con "faremo qualche cessione", infatti, il presidente Scaroni ha fatto riferimento a tutti quei calciatori che sono considerati cedibili nella rosa a disposizione di Stefano Pioli. I cosiddetti esuberi, insomma: si va dagli ingaggi molto pesanti di Rebic e Bakayoko, ai poco utilizzati Ballo-Touré e Adli fino agli addii certi a Tatarusanu, Vranckx, Dest e Bakayoko; non è assolutamente da escludere, inoltre, che salutino calciatori un po' più importanti nelle gerarchie, ma non certo classificabili tra i top player della squadra: il riferimento, per esempio, è a De Ketelaere e a Messias.