Dall'avvento di Bakayoko il Milan subisce meno di un gol a partita: il segreto della retroguardia e la grandezza di due elementi

"Il lavoro difensivo parte dagli attaccanti, li ringraziamo se prendiamo pochi gol". Così Romagnoli, a margine dell'evento Nike Football Masterclass, ha fatto i complimenti al reparto offensivo per il lavoro in copertura, prima arma di una squadra che subisce pochi gol. Il lavoro in ripiegamento degli attaccanti è importante, e il difensore ha parlato da capitano con questo elogio, ma non sottolineare i grandi meriti della retroguardia rossonera (e non solo) sarebbe ingenoroso.
DA BAKAYOKO IN POI - Il punto di svolta della stagione (difensiva) rossonera è partito il 31 ottobre, alla prima di Tiemoué Bakayoko da titolare in campionato contro il Genoa: da allora il Milan ha subito 9 gol in 13 partite (0.69 a match), contro i 12 gol subiti nelle precedenti 9 gare (1.33 a match). Con il colosso parigino, e i suoi progressivi miglioramenti, il quartetto difensivo ha subito molto meno e, con meno pressioni, ha migliorato pesantemente le sue prestazioni in marcatura. Nelle ultime 13 sfide i rossoneri hanno incassato 2 gol solo contro la Juventus, prima forza della Serie A, in una gara tra l'altro condizionata da un Higuain a tratti imbizzarrito.
ALESSIO E GIGIO - Nel pacchetto arretrato Romagnoli ha raggiunto livelli di quasi perfezione, tant'è che al suo fianco hanno giocato bene tutti, anche un adattato come Ignazio Abate che fino a qualche mese fa non aveva giocato nemmeno un minuto da difensore centrale. I terzini, soprattutto Calabria e Rodriguez (i più utilizzati), sono attentissimi in fase di ripiegamento, tanto da sacrificare un po' le scorribande offensive. Questo può essere uno dei motivi del lento reinserimento di Conti, giocatore che fa della spinta il suo punto forte. Eppure, viste anche le difficoltà a creare tante occasioni da gol, l'utilizzo dell'ex Atalanta potrebbe essere decisivo, anche se forse significherebbe perdere qualcosa dal punto di vista difensivo. Last but non least, Gigio Donnarumma, mai così splendente come in questo periodo: il portiere rossonero in passato si era già distinto in grandi interventi ma ora sembra aver raggiunto una maturità considerevole tra i pali nel corso di tutti i novanta minuti. E anche lui potrà essere un fattore importante per l'agognato obiettivo Champions.

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