Donnarumma, i motivi che spingono al rinnovo. Una cessione forzata sarebbe una sconfitta per tutti

Donnarumma, i motivi che spingono al rinnovo. Una cessione forzata sarebbe una sconfitta per tutti
domenica 24 maggio 2020, 20:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Gigio no, Gigio sì. Ormai sembra questo il leitmotiv sul futuro in rossonero del giovane portiere, una sorta di ping pong che procede incalzante da alcuni mesi. Quello che prima sembrava un rinnovo improbabile ora è diventato possibile o addirittura probabile. La ragione tuttavia è nota da tempo e nasce ad inizio marzo, col lockdown causa Coronavirus: in quel momento il mondo del calcio è andato in standby con conseguente calo (o crollo) economico. Quale top club in estate investirebbe 50 o più milioni per un portiere? In un periodo normale avrebbe potuto accadere facilmente, ma in un momento simile, con le grandi squadre già coperte nel ruolo, è chiaro che Donnarumma rappresenti più un vezzo costoso che una reale necessità.

NEI PANNI DI DONNARUMMA - Ora vestiamo momentaneamente i panni di Gigio e proviamo a capire cosa significherebbe lasciare il Milan quest'anno. Prima di tutto spostarsi all'estero nel mezzo di una pandemia non sarebbe il massimo, scaturirebbero pressioni aggiuntive a quelle naturali quando si cambia paese e campionato. Inoltre, aspetto probabilmente decisivo, le possibilità non sarebbero certamente sconfinate: qualche club potrebbe ovviamente interessarsi, ma il ventaglio delle opzioni sarebbe ristretto, con il rischio di dover accettare una destinazione non proprio esaltante. Lasciare il club rossonero per finire in un club non di primissima fascia o addirittura rischiare la panchina sarebbe paradossale, considerando a quanto potrebbe ambire, in termini assoluti, il giovane campano.

QUESTIONE DI OPPORTUNITA' - La sensazione, che serpeggia sempre con maggiore forza, è che Donnarumma voglia restare al Milan. Perché ciò accada un prolungamento di contratto sarà inevitabile, che sia di uno o più anni. Il rinnovo fino al 2022 è stato citato da più parti come soluzione più "fattibile", ma non è da escludere che il club rossonero possa discutere anche un accordo più lungo. Trattare con Raiola non sarà facile, ma il noto procuratore sa bene che lasciar partire Gigio in questi mesi sarebbe tutt'altro che semplice. Farlo tra un anno, o magari tra due, dopo Europeo o Mondiale, potrebbe alzare vertiginosamente valore del cartellino, stipendio del ragazzo ed eventuali commissioni. E se il Milan trovasse la quadra entro il 2021 o il 2022, avvicinandosi anche all'avvento dello stadio di proprietà, spostare Donnarumma non sarebbe più necessario.