Donnarumma, l'unico vero fuoriclasse che non può bastare al Milan

In avvicinamento al derby, tra tutte le difficoltà del caso, uno dei pochi salvagenti a cui si affidava il Milan era la solidità difensiva, dimostrata attraverso i numeri nelle primissime giornate di campionato. Il tutto andava verificato contro una formazione di livello superiore, sia alle squadre affrontate finora che al Diavolo stesso, con una risposta netta ed inequivocabile: i rossoneri non hanno retto, subendo due reti e rischiando di incassarne ancora se non fosse stato per Donnarumma, uno dei pochi a salvarsi nel derby di sabato ed unico vero fuoriclasse di questa rosa.
PASSO INDIETRO - Il Milan è un cantiere aperto e lo sappiamo già prima della stracittadina. Così come siamo consapevoli che le due formazioni di Milano giocheranno campionati diversi: i nerazzurri lotteranno per il titolo, i rossoneri dovranno sgomitare per un posto in Europa. E la mancata citazione alla Champions League è voluta. Riuscire a migliorare il quinto posto dello scorso anno sarà una vera e propria impresa: le rivali si sono rinforzate in maniera più o meno importante, il Diavolo invece sembra essersi paradossalmente indebolito, avendo perso l'elemento che davvero aveva fatto la differenza nel periodo più florido della scorsa stagione, Tiemoué Bakayoko.
MANCANZE - Nessuna esaltazione per un giocatore che probabilmente costa troppo e guadagna troppo, ma la logica considerazione che il Milan manca di centimetri, di leadership e di spessore nei ruoli focali. Fin qui Giampaolo ha puntato soprattutto su Biglia che aveva già mostrato segnali preoccupanti nella seconda parte della scorsa stagione dopo il recupero dall'infortunio. Bennacer forse non sarà stato ancora pronto, ma ad oggi i rossoneri non possono prescindere dall'algerino, sperando che possa incidere in maniera importante. Stesso discorso per l'attacco, dove un anno or sono Higuain, Cutrone e Piatek hanno realizzato 29 reti complessive. E' realistico pensare che questo Piatek, anche aiutato da Leao e Rebic, possa avvicinarsi ad una quota simile? La sensazione è che sia molto difficile. E senza un numero simile di gol è utopistico pensare che il Milan possa quantomeno lottare per la Champions League.

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