Due centrali per Giampaolo e il problema del terzo difensore: non c'è fretta sul mercato ma occhio ai rischi

Due centrali per Giampaolo e il problema del terzo difensore: non c'è fretta sul mercato ma occhio ai rischiMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 12 luglio 2019, 19:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

La retroguardia è sicuramente il reparto dove il Milan si può ritenere più tranquillo, considerando la presenza di due terzini destri (Calabria e Conti), quattro laterali sinistri (Rodriguez, Hernandez, Laxalt e Strinic), oltre ai tre portieri (Donnarumma compreso), Romagnoli, Musacchio e Caldara. Sappiamo che l'ex Atalanta e Juventus dovrà restare fuori ancora un po' di tempo (dovrebbe rientrare in autunno), motivo per cui il Milan dovrà effettuare una sola operazione in entrata, ma un'operazione fondamentale.

ACQUISTO OBBLIGATORIO - Con soli due centrali in rosa, Romagnoli e Musacchio, ai quali si aggiunge il giovane Gabbia, è obbligatorio che il Milan acquisti almeno un altro centrale che possa alternarsi con i sopracitati, non potendo avere garanzie sul pronto ritorno di Caldara. La dirigenza rossonera ci ha provato per Kabak, ma il difensore turco ha preferito accasarsi allo Schalke 04, restando in Bundesliga. Ora sono stati fatti i nomi di Pezzella (no della Fiorentina) e di Upamecano, per il quale il Lipsia chiede una cifra enorme, 50 milioni di euro.

ATTESA - Sempre viva la pista Lovren, giocatore esperto che aiuterebbe sicuramente il reparto, ma il Milan difficilmente spenderà grosse cifre per strapparlo al Liverpool. Fatto che sta che un problema considerato minore rispetto ad altri, viste le lacune di centrocampo ed attacco, si sta rivelando più spinoso del previsto. E' chiaro che manca tantissimo tempo alla fine del mercato, tant'è che Maldini, Boban e Massara potranno attendere che si presenti l'occasione giusta, ma tergiversare troppo tempo potrebbe essere deleterio per un gruppo che deve conoscersi ed iniziare a lavorare insieme. Lo scorso anno, come riserva il Milan aveva Zapata che conosceva alla perfezione il calcio italiano e il Milan. Sostituirlo in fretta e furia, con un giocatore inesperto, potrebbe rivelarsi pericoloso in relazione all'inizio della stagione.