"Encantado, Max. Soy Santi". Gimenez si presenta ad Allegri e farà di tutto per convincere il mister di essere l'uomo giusto

"Encantado, Max. Soy Santi". Gimenez si presenta ad Allegri e farà di tutto per convincere il mister di essere l'uomo giustoMilanNews.it
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di Manuel Del Vecchio

Mentre leggerete queste righe Santiago Gimeenz, insieme a tutti i suoi compagni, starà calpestando i campi di Milanello sotto lo sguardo attento di Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese nella giornata di oggi ha conosciuto personalmente il centravanti messicano, rientrato dalle vacanze prolungate dopo gli impegni estivi con la nazionale messicana in CONCACAF Gold Cup, vinta proprio dal Messico di Santi che però non ha avuto un ruolo da protagonista.

Gli ultimi mesi di Gimenez sono stati decisamente particolari: il passaggio al Milan voluto fortemente (i rossoneri l'avevano cercato anche durante l'estate precedente), l'eliminazione dalla Champions proprio per mano del Feyenoord, mesi turbolenti a causa dell'ambiente e di un Conceiçao che borbottava come una teiera in ebollizione a cui si è aggiunta una forma fisica condizionata da qualche fastidio di troppo. Tutto questo ha fatto sì che i primi sei mesi sotto la Madonnina non siano stati così soddisfacenti come ci si aspettava. Niente di terribilmente negativo visto che Santi qualche gol l'ha fatto, sei per la precisione, ma è evidente che le aspettative, dell'attaccante in primis verso sé stesso, sono ben altre.

Pochi giorni dopo il suo insediamento come Direttore Sportivo, Igli Tare ha avuto un incontro con la stampa a Casa Milan dove ha parlato delle sue intenzioni, sotto indicazione di Max Allegri, per la punta: "Per quanto riguarda il centravanti, stiamo cercando un altro giocatore per essere in competizione con Gimenez che io ritengo un ottimo giocatore ma che ha avuto un impatto normale italiano, di ambientamento, da un calcio molto diverso come quello olandese. Perciò abbiamo massima fiducia in lui ma dobbiamo fare anche un altro intervento sul ruolo di centravanti. Ci stiamo prendendo il tempo dovuto per capire che forma prenderà la squadra ma abbiamo le idee chiare su che tipo di giocatore sarà, con le caratteristiche del centravanti vero che dentro l’area può fare la differenza: questo è mancato dall’addio di Giroud”.

Non è il massimo che il DS, appena arrivato, annunci che ci sia bisogno di un nuovo attaccante: Gimenez però non è uno che si scoraggia facilmente, anzi. Sognava da tempo il Milan e non se lo lascerà scivolare tra le mani dopo soli sei mesi di alti e bassi dovuti ad un naturale periodo di adattamento in un nuovo paese, un nuovo campionato e in una squadra che, oggettivamente, non aveva né capo e né coda. El Bebote, durante le sue vacanze con la famiglia (è legatissimo ai genitori e alle sorelle) e la moglie Fernanda, ha speso del tempo per tenersi in forma ed allenarsi, sia sul campo che con dei personal trainer per migliorare tecnica e postura.

Qualche settimana fa il papà, Christian "El Chaco" Gimenez, in un'intervista a "Esto" ha parlato dei primi mesi in rossonero del figlio: "Sì, è stato sorprendente, uno di quelli che ha insistito di più per l'arrivo di Santi è stato Ibrahimovic, gliene siamo eternamente grati. Una delle responsabilità che abbiamo, dico che abbiamo perché io sono il padre, ma anche Santi, è quella di ripagare la fiducia che Zlatan ha avuto per farci venire a Milano. Speriamo che le cose vadano bene e che Santi possa rimanere a Milano per molto tempo".

"Lo vedo bene, anche se non è facile il cambiamento che ha dovuto affrontare, le cose non sono andate come si immaginava, deve capire che i processi e l'adattamento da un calcio all'altro non sono facili. Il Milan è una squadra molto competitiva. Deve recuperare bene e pensare a tutto quello che ha dovuto passare in questi mesi".

Santi non è spaventato dalla competizione, sa benissimo che al Milan è difficile che i giocatori vengano aspettati dall'ambiente. In carriera ha sempre segnato e vuole a continuare a farlo in rossonero, proprio come sognava da bambino. Farà di tutto per convincere Allegri: è lui l'uomo giusto. Si comincia oggi.