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Chilet (Levante-EMV): "Milan squadra ideale per Marcelino. Allenatore adatto per ricostruire"

ESCLUSIVA MN - Chilet (Levante-EMV): "Milan squadra ideale per Marcelino. Allenatore adatto per ricostruire"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 12 febbraio 2020, 15:30Primo Piano
di Manuel Del Vecchio
fonte Intervista di Pietro Mazzara

Per commentare le voci che vorrebbero con insistenza Marcelino come allenatore rossonero a partire dalla prossima stagione, la redazione di MilanNews.it ha contattato Vicent Chilet, giornalista per Levante-EMV. Ecco le sue considerazioni sul tecnico ex Valencia e Villareal:

Marcelino al Milan è la voce odierna, sia dall’Italia sia dalla Spagna. Come lo vedrebbe in rossonero?

“Penso che sarebbe la squadra ideale per Marcelino. E penso anche che il Milan abbia bisogno di un allenatore come Marcelino, uno specialista non solo nella ricostruzione di squadre ma anche nella realizzazione di progetti Champions, come a Valencia”.

Che tipo di allenatore è?

“È un allenatore che si basa molto sulla disciplina e sul lavoro tattico. Le sue squadre sono sempre costruite dalla difesa e concedono pochissimi goal. Lo stile di gioco è molto riconoscibile perché inizia sempre dal 4-4-2 aprendo il campo con le ali e con due chiari riferimenti in attacco. Sia nelle partite in casa che in trasferta. È un allenatore ossessivo nei piccoli dettagli, come l'alimentazione o il numero di membri della rosa, massimo 21, in modo che nessuno si senta escluso e che ci siano possibilità per i giovani giocatori della Primavera di avere opportunità”.

Già in autunno il suo nome era stato accostato al Milan. Vuol dire che c’era già gradimento verso di lui?

“Il Milan è una squadra che gli è sempre piaciuta, poiché negli anni '80 da calciatore ha affrontato il Milan in Coppa UEFA con lo Sporting. È un grande ammiratore di Sacchi, che insieme a Rafa Benítez ha avuto grande influenza su di lui. Quando la sua carriera da giocatore stava per finire, all'Elche, guardò e analizzò molti video del Milan di Sacchi”.

Secondo lei, si troverebbe bene in Serie A?

“Assolutamente. Anche se forse il campionato italiano ora non ha la passione o la forza economica della Premier, la cultura tattica italiana piace tanto a Marcelino. Inoltre potrebbe giocare contro allenatori che ammira, come Sarri e Conte. E poter partecipare alla ricostruzione di quel Milan che lo ha così affascinato... sarebbe un privilegio”.

Zaragoza, Villlarreal, Valencia: lo si può definire un allenatore che sa ricostruire le squadre?

“Sì. Marcelino è molto abile nel ricostruire squadre, di infondere in loro un'identità di gioco che le rende riconoscibili e, quindi, da questo punto, ripartire e crescere. Inoltre al Mestalla ha aggiunto un altro elemento: può anche essere un allenatore da Champions. L'unico dubbio è che i suoi progetti non sono durati più di due o tre stagioni”.