Maldera: "Sheva-Milan? Non nel breve periodo. Che personalità Leao"

La redazione di Milannews.it ha contattato in esclusiva Andrea Maldera, ex collaboratore e Match Analyst del Milan attualmente inserito nello staff tecnico dell'Ucraina di Shevchenko. Con lui abbiamo parlato del momento difficile della formazione rossonera, di Giampaolo, di Piatek, di Leao e ovviamente anche del no di Sheva alla panchina milanista. Ecco le sue parole:
Sig. Maldera, che idea si è fatto della crisi del Milan?
"E' chiaro che le aspettative, da parte di tutti, erano diverse: da parte della società, dello staff tecnico e dai tifosi. La delusione è di tutto l'ambiente perchè c'è grande voglia di tornare ad essere competitivi. In questo momento, tanti pensano di avere la soluzione ai problemi. Io rispetto molto il lavoro di Maldini, Boban e anche di Giampaolo, ho grande rispetto per il loro lavoro e sono convinto che faranno di tutto per risollevare il Milan. Poi va detto che il calcio è strano, bastano due partite e le cose possono svoltare in un attimo. Ogni area del Milan sta valutando come si può intervenire. Il mio consiglio è di restare concentrati sul lavoro perchè la stagione è ancora lunga, c'è ancora tempo per riprendersi. Bisogna essere ottimisti e positivi".
Secondo lei è giusto continuare con Giampaolo?
"Un allenatore, e anche Giampaolo lo sa bene, viene valutato anche in base ai risultati. La società sta rispettando l'impegno preso con Giampaolo perchè la scelta di due mesi fa non può essere rinnegata in così poco tempo. La società ha deciso di dare ancora fiducia all'allenatore, il quale è chiaro che deve dare delle risposte. E' il gioco delle parti. Sono sicuro che tutti, ognuno nelle proprie aree, sta facendo di tutto per risollevare il Milan. Sono convinto di questo, non ho dubbi sulla serietà e sulla professionalità di coloro che sono cionvolti nel progetto Milan. Nulla è compromesso, siamo solo all'inizio. Io ho vissuto una stagione in rossonero con Allegri in cui abbiamo iniziato molto male il campionato, ma alla fine ci siamo qualificati in Champions League. Non bisogna buttare via tutto, c'è tempo per riprendersi, non serve essere catastrofici".
Come si spiega le difficoltà che sta trovando Piatek in questo avvio di stagione?
"Piatek rispecchia un po' l'andamento della squadra: come la difesa prende gol, l'attacco fa fatica a finalizzare. Non era magari un fenomeno tre mesi fa, ma non si può nemmeno guidicarlo troppo negativamente adesso. Anche i singoli stanno risentendo della situazione della squadra. Il potenziale comunque c'è, non è che uno disimpara a giocare. Lui, così come anche altri giocatori rossoneri, devono ritrovare la forma migliore e aiutare così la squadra a giocare meglio".
Sorpreso da Leao?
"E' una delle note positive. Mi è piaciuta soprattutto la personalità con la quale ha giocato partite complicate dal punto di vista ambientale. Nonostante la giovane età e la poca esperienza visto che sono le prime partite che gioca, ha dimostrato grande personalità nel rischiare le giocate e nell'affrontare a testa alta certe situazioni. E' un ragazzo che ha grandi margini di miglioramenti, è ancora un po' disordinato in campo, ma è talmente giovane che può migliorare ancora tanto. In un momento così difficile, vedere un giovane emergere così è una cosa molto positiva".
Shevchenko ha dichiarato ieri che per il momento non vuole tornare al Milan perchè prima deve terminare il suo lavoro con la nazionale ucraina...
"Quello che ha detto Sheva è condiviso da noi che lavoriamo con lui. Noi e lui siamo impegnati e concentrati sul nostro obiettivo, che è quello di portare l'Ucraina ai prossimi Europei. Ci sentiamo molto coinvolti in questa cosa. Poi tutti sanno che Sheva è milanista e quindi è normale associare le cose, ma da quello che so io non c'è stata nemmeno una proposta. Sheva sta facendo il suo percorso, poi se in un futuro la sua strada e quella del Milan si incroceranno ancora sarà lui a valutare il da farsi. Non è comunque una cosa del breve periodo. Noi seguiamo il Milan da tifosi e amici, ma al momento noi siamo concentrati sull'obiettivo Europeo. In Ucraina c'è grande attesa ed entusiasmo per questa cosa e per rispetto della federazione, dei giocatori e dei tifosi siamo convinti di portare avanti questo lavoro. Milanisti sempre, ma rispetto del ruolo e delle persone".
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