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Serafini: "Differenza abissale tra Piatek e Silva, ma ieri serviva il portoghese. Bene Bennacer”

ESCLUSIVA MN - Serafini: "Differenza abissale tra Piatek e Silva, ma ieri serviva il portoghese. Bene Bennacer”MilanNews.it
domenica 1 settembre 2019, 20:00Primo Piano
di Fabio Anelli
fonte Intervista di Fabio Anelli

Il Milan ha riscattato la sconfitta all'esordio in Serie A battendo ieri l'Udinese grazie ad una rete in apertura di Hakan Calhangoglu. Per approfondire il momento rossonero e le scelte di Marco Giampaolo la redazione di MilanNews.it ha intervistato il giornalista Luca Serafini. 

Cosa può aver portato Giampaolo a preferire Silva a Piatek nella sfida di ieri contro il Brescia? 

"Lo ha spiegato Giampaolo. Voleva un giocatore con un determinato tipo di caratteristiche ma probabilmente lo ha fatto anche per dare un compito in classe agli esclusi, per far capire agli altri cosa vuole veder fare nei ruoli. I conti alla fine sono tornati. Questa è una fase di apprendimento. C'è da capire la fretta dei tifosi, ma Giampaolo fa bene a rispettare i suoi tempi".

La presenza di André Silva dal primo minuto può avere dei risvolti sul mercato?

"Non credo sia una mossa fatta con questo scopo. Non credo che la dirigenza abbia recepito questo dall'allenatore. Se tu hai un giocatore che è in esubero ma in ruolo coperto, perché in teoria li possono giocare in tre, la scelta di ieri, per me, è completamente indipendentemente dal mercato ma riguarda solo le caratteristiche del giocatore. Va anche detto che dopo la partita, Giampaolo, ha parlato anche di questione fisica. André Silva evidentemente è più avanti di Piatek e dopo quanto visto ad Udine sono anche d'accordo. Poi sappiamo tutti che c'è una differenza abissale tra i due. Uno è stato il vice capocannoniere della Serie A anno scorso e l'altro negli ultimi due anni ha fatto poco nulla. In questo specifico momento però si è reso necessario il suo impiego”.

Cosa ne pensa dell'esordio da titolare di Bennacer?

"Molto positivo perché è stato ordinato, ha aspettato i tempi giusti. Nella prima fase il Milan lo tagliava un po' fuori con le manovre laterali e con Musacchio e Romagnoli che portavano palla. Romagnoli ha avuto una percentuale di passaggi giusti, nel primo tempo, spaventosa. 35 su 35 e non sempre passaggi semplici. Bennacer piano piano ha preso in mano la cabina di regia, non ha sbagliato e non ha perso un pallone. Non ha fatto cose superflue ma essenziali. Che fosse un giocatore di personalità lo sapevamo. Che venga da una squadra retrocessa a me interessa poco".

Maldini ieri a DAZN ha detto che c'è ancora un giorno e mezzo. C'è ancora spazio per dei movimenti o il mercato è chiuso?

"Non è chiuso, perché se lo ha detto Maldini vuol dire che cercheranno di fare qualcosa. I discorsi sono molto avanzati su più tavoli. Io sono abbastanza d'accordo sulla strategia che se tu offri una certa cifra oltre non vai, è stato così per Veretout, Torreira, Sensi ed è così per Correa. il Milan lo valuta una cifre, l'Atletico un'altra, grazie e arrivederci. Anche perché Correa è un giocatore tutto da consacrare, che poi abbia delle qualità non ho dubbi perché le referenze arrivano da più parti, ma il rendimento delle ultime stagioni non giusticherebbe questo accanimento. Tutta la campagna acquisti del Milan è stata concordata tra dirigenza e allenatore e si vede che hanno visto in Correa ciò che manca in questo Milan".